WHAT WE DO IN THE SHADOWS – Jemaine Clement, Taika Waititi
Tre vampiri vivono in tranquillità in una casupola di periferia, con il progenitore Petyr in cantina, sorta di precursore del Nosferatu interpretato da Max Schreck. Viago, Deacon e Vladislav seguono la loro routine, tra piatti non lavati, discoteche dove non vengono “invitati” ad entrare, e schiavi umani da sottomettere con false promesse. Il loro tram-tram quotidiano cambia quanto Petyr vampirizza Nick, un non troppo sveglio ragazzotto che scatenerà un certo scompiglio.
Risate non pecorecce nell’ombra della notte. What we do in the shadows non scade mai nel triviale mantenendo una dimensione da black humour, inserendo personaggi che sono più che macchiette ben riuscite. Impossibile non affezionarsi a Viago, Deacon e Vladislav, infatti, nel loro maldestro avvicendarsi alle problematiche del ventunesimo secolo come l’utilizzo dei computer o il semplice accesso in una discoteca, quando si è vestiti come dandy dell’ottocento.
Il senso di farsa prevale con l’impostazione documentaristica (volontariamente fake) che offre un taglio diverso, fresco, originale al pattern, risolvendo problematiche tecniche e di budget a Jemaine Clement e Taika Waititi oltre che accedendo ad un punto di vista anomalo ma non per questo meno efficace. Decisamente più comedy che horror.
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