WEEK END – Maurizio Gambini
Stavolta trovate ben due pareri per questo film prodotto dalla Filmhorror.com; Luca Ruocco e Davide Pesca vi parlano di Week End, un horror dal sapore ottantiano.
Marco e Andrea decidono di trascorrere un fine settimana in montagna a caccia di cervi. Insieme a loro c’è la dolcissima Sara, moglie di Andrea, che li aspetta nella baita che hanno affittato. Ma, durante la battuta di caccia, qualcosa va storto. Un cortometraggio adrenalinico che vi trascinerà in un incubo senza fine.
Luca Ruocco
FilmHorror.com rappresenta sicuramente una delle realtà indipendenti più interessanti e prolifiche dell’indie italiano di genere. Un gruppo eterogeneo di sceneggiatori, registi e tecnici uniti dalla comune passione per il cinema del terrore e dalla volontà di far rifiorire la nostra industria di genere puntando sia sulla produzione che sulla distribuzione di cortometraggi horror.
Week End di Maurizio Gambini, sceneggiato da Francesco Cortonesi e Cristiano Stocchi è un corto del 2004 in cui i giovani filmakers mettono in piedi una storia drammaturgicamente classica: una casa isolata nel bosco e un gruppo di persone che, giunti lì con l’intenzione di trascorrere un tranquillo weekend, si trova a dover fronteggiare l’attacco di una qualche creatura infernale, molto poco ospitale.
I nostri stolti protagonisti sono due uomini e una donna: una coppia e il fratello di lei, arrivati sino alla fatidica “casa in mezzo al bosco” per dissetare le manie da cacciatore dell’uomo sposato, dedito al bracconaggio. Il cacciatore, per giunta, ha il grilletto facile e spara appena percepisce il piccolo movimento. Solo che quello che si muoveva, nell’erba alta, non era un animale, ma una strana creatura, un ominide inizialmente scambiato per un ragazzino deforme.
Arriveremo a scoprire che il giovane cadavere era, in vita, il pargolo di una coppia di mitologici esseri della foresta: i Windigo.
Il Windigo è una figura tradizionale tipicamente indiana [e parlo di indiani d’America], cito da Wikipedia: le caratteristiche di questo essere non possono essere descritte con precisione, poiché variano a seconda della tribù, ma si sa con certezza che si tratta di una creatura maligna divoratrice di uomini. Ha grandi artigli, corpo scheletrico ed emaciato e labbra assenti o comunque non sufficientemente grandi da coprire gli enormi denti. È di grandi dimensioni ed è ricoperto da peli. Il Windigo si muove molto velocemente, tanto da consumare i propri piedi per l’attrito con il terreno. I piedi poi cadrebbero e verrebbero sostituiti. È capace di imitare la voce umana e i versi degli animali. Si dice inoltre che la creatura abbia il cuore di ghiaccio (talvolta addirittura che sia interamente composta di ghiaccio) e che l’unico modo per liberarsene sia proprio di sciogliere il suo cuore con il fuoco.
Il Windigo del nostro Gambini è, ovviamente, una creatura attualizzata, proprio perché si ritrova a rapportarsi con uomini dei nostri tempi; una creatura che da mitologica, si trova a dover interpretare la parte del fenomeno da circo cripotozoologico ma incontrare un Windigo non è certo come venire a contatto con un Bigfoot sornione, soprattutto se a realizzare il makeup della creatura è l’eccezionale Andrea “Gommo” Giomaro. Di certo il corto deve la maggior parte della sua riuscita alla qualità e al realismo dei suo effetti speciali.
Non ci troviamo di certo davanti ai soliti attori che strascinano il corto tra battute biascicate e cantilenanti, tuttavia Week End non brilla certo per le interpretazioni dei suoi tre protagonisti umani. Non quanto lo faccia grazie all’essenzialità ed alla ferinità del suo scimmiesco Windigo.
Cortonesi e Stocchi confezionano una sceneggiatura solida proprio perché non innovativa. Tanti i punti che rimandano a esempi storici di cinema horror: le memorie di uno scomparso studioso che si era trovato ad avere a che fare con le strane creature ancora sconosciute, oltre al già citato gruppo di persone asserragliate e in lotta per la vita ma si sà, il già visto piace tanto a noi appassionati del genere, basta che sia riproposto con garbo e, magari, rimodellato con carattere e creatività. E il team di FilmHorror.com fa centro proprio su questo punto, proponendo, all’interno di uno scheletro rigido di stampo classico, un elemento destabilizzante: il Windigo, appunto.
Non per la creatura in sé stessa, quanto per tutta la mitologia che l’essere si porta dietro. Perché se film incentrati sul vampiro, o sul licantropo, includono all’interno dello svolgimento filmico una sottotrama fatta di tradizioni popolari e mitologie, anche il nostro Windigo riesce a scatenare una curiosità da ricercatore nello spettatore, che continua anche al di fuori dal film [e non si conclude con le frasi sopracitate tratte da Wikipedia].
L’innovazione del corto sta proprio nel riscoprire una tradizione [non italiana]; detto questo la regia funziona e il corto colpisce.
Davide Pesca
Sicuramente il miglior cortometraggio della “premiata ditta” Filmhorror.com. Tutto nasce con un tranquillo Week End in montagna a caccia di cervi, ma quando Marco e Andrea, durante un battuta, uccidono inavvertitamente una piccola creatura di natura estranea, tutto si trasforma in un incubo. Nonostante la trama non proprio originalissima, il lavoro in questione si presenta ben al di sopra della media dei cortometraggi horror indipendenti made in italy. Week End si avvale di un ottimo cast, realistici effetti speciali e uno scorrimento molto longevo, dove la tensione è palpabile sin dai primi secondi del film.
Se proprio bisogna trovare un piccolo difetto, si può dire che la recitazione non sempre raggiunge i livelli voluti, pur attestandosi ben oltre la media dei prodotti indipendenti italiani. Come già accaduto per altri lavori della Filmhorror.com, anche Week End ha ricevuto dei premi e riconoscimenti che potete trovare elencati in basso.
VOTO: 6.5/10
Anno: 2004
Durata: 20 min
Regia: Maurizio Gambini
Sceneggiatura: Francesco Cortonesi, Cristiano Stocchi
Cast: Elisa Faggioni, Francesco Primavera, Lillo Sciortino, Federico Lazzari
Musiche: Stefano Santoni
Effetti speciali: Andrea “Gommo” Giomaro
Staff Tecnico: Henry Secchiaroli (fotografia), Giancarlo Cungi, Marco Zolin
Produzione Esecutiva: Cristiano Stocchi, Mario Rebehy