ULTIMO SPETTACOLO – Alex Visani
Un ragazzo sbaglia fermata del bus e si ritrova sperduto sotto la pioggia battente. Aspetta che lo vadano a recuperare in macchina e, per ingannare l’attesa, decide di entrare in un cinema che sembra abbandonato. L’atmosfera sembra irreale, strane figure siedono nel buio in silenzio, fin quando entra un uomo che si siede vicino al ragazzo. Appena il giovane si reca nei pressi del bagno per rispondere al cellulare, l’uomo lo segue e lo stringe in un angolo, affermando di aver ucciso qualcuno. La concitazione diventa dramma quando l’uomo estrae una pistola.
Atmosfera e straniamento sono le sensazioni che Alex Visani riporta alla luce, mescolando le paure di un ragazzo piazzato in una situazione paradossale e costretto ad affrontare fulminee situazioni di pericolo. Il climax creato dal claustrofobico cinema abbandonato (viene in mente DEMONI), le presenze che occupano silenziose le poltrone, l’uomo che sembra camminare sull’orlo della follia, fanno parte dell’ambientazione che avviluppa il giovane in un vortice che avrà estreme conseguenze.
Interessante la scelta di non mostrare una goccia di sangue, concentrandosi sulla sottile linea della tensione. Con queste scelte Ultimo spettacolo si staglia sul versante onirico con venature thriller senza aver bisogno di ettolitri di sangue per coprire eventuali mancanze.
Bravi gli attori, specialmente Raffaele Ottolenghi, nel ruolo del ragazzo intrappolato nel cinema, e Walter Tamburi che interpreta il macabro cassiere. Simpatica l’autocitazione che Visani fa del suo film La soglia: si tratta infatti del film che viene proiettato nel cinema abbandonato.
VOTO: 7/10
Regia: Alex Visani
Sceneggiatura: Cristiano Fighera
Cast: Walter Tamburi, Marco Ottolenghi, Raffaele Ottolenghi, Giovanna Villela
Fotografia: Marcello Benvenuti
Monatggio: Silvio Cuti