REPLAY di Anthony Voisin, Zakaria Boumediane, Fabien Felicite-Zulma e Camille Delmeule
Dalla Francia arriva un buon cortometraggio d’animazione che, eccellendo nella cura delle animazioni stesse, risulta una importante prova cinematografica dimostrando che anche con pochissimi mezzi e nessun soldo è possibile realizzare qualcosa di visivamente originale ed appagante.
Diciamolo subito, Replay non è il capolavoro affermato dalle migliaia di persone su youtube che l’hanno visionato, ma è sicuramente un esperimento d’animazione coraggioso e interessante. L’opera racconta un episodio di vita di due individui (probabilmente madre e figlio) catapultati, senza spiegazioni, in un mondo post-apocalittico. Soli ma preparati alla vita che sono costretti a fare, passano il loro tempo in un bunker ben protetto mentre la donna, di tanto in tanto, esce ad ispezionare la zona circostante. Ed è proprio durante una di queste ispezioni che trova l’oggetto chiave dell’opera: un vecchio registratore con un nastro inserito.
Portato l’oggetto a casa, con il bambino accanto, la donna inizia ad ascoltare il nastro. Ciò che ne fuoriesce è un insieme di suoni soavi, rumori della natura e risate di bambini che il bimbo sembra non aver mai ascoltato. Interrompendo immediatamente la riproduzione, la donna mette il figlio a letto ed il registratore sopra un cassetto ma la mattina dopo scopre che il bambino e il registratore sono spariti.
Da un soggetto del genere si sarebbe potuto tirar fuori un’ottima sceneggiatura ma Voisin, Boumediane, Felicite-Zulma e Delmeule hanno deciso di percorrere una strada semplice e immediata per concludere il tutto in pochi minuti. Lo svolgimento non è malvagio, e il messaggio è lodevole e chiaro, ma dopo l’aspettativa creata fino all’arrivo del bimbo nel parco, concludere il tutto in modo così veloce non è un’idea troppo azzeccata. La scelta è stata probabilmente dovuta alla miriade di ore di lavoro spese a realizzare estremamente bene un’opera indipendente da cui non ci si aspetterebbe una tale resa visiva. D’altronde non è di certo un’impresa semplice realizzare in quattro persone un film d’animazione in CG che ha poco da invidiare (ma molto da insegnare) a certi titolacci italiani commerciali usciti negli ultimi anni (il film delle Winx, su tutti).
Ciò insegna che la tecnica e la bellezza visiva di un’opera in CG non è più qualcosa di impossibile da realizzare anche a casa, con i propri computer. La domanda quindi sorge spontanea: perchè io, spettatore, dovrei spendere i miei soldi per vedere al cinema film stilisticamente simili e contenutisticamente peggiori quando posso vedere opere migliori gratis su internet? E’ una domanda che dovrebbero porsi anche alla Dreamworks, ormai caduta nel baratro del cinema estremamente commerciale e privo di idee (fatta eccezione per il loro penultimo Dragon Trainer) che ha ben poco da offrire allo spettatore di oggi.
Se vogliamo trovare un altro difetto in Replay, oltre al già citato svolgimento immediato della sceneggiatura, occorre citare la regia. In contrapposizione all’ottimo stile visivo, infatti, ci viene proposta una regia piuttosto piatta e monotona, poco distante dalla regia di un semplice video d’intermezzo da videogioco.
Oltre a questi due difetti, però, Replay gode di un’ottima idea di base, e sicuramente chi gli dedicherà il proprio tempo non ne rimarrà deluso, bensì affascinato da stile e atmosfera notevoli.
VOTO: 7/10
UN FILM DI Anthony Voisin, Zakaria Boumediane, Fabien Felicite-Zulma e Camille Delmeule
FRANCIA, 2009