PIGNA – Alessandro Caracciolo
Due uomini sono fermi in una macchina su una strada che si snoda lungo un bosco. Uno di loro recupera una tanica vuota e si incammina verso la più vicina stazione di servizio per riempirla mentre l’altro si addormenta in macchina. Durante il tragitto a piedi l’uomo intravede qualcosa tra gli alberi e si inoltra per capire di cosa si tratti. In una dimensione ai limiti dell’onirico raccoglie una maschera tra le foglie e nel mentre una pigna cade sul tettuccio della macchina svegliando l’altro uomo.
Probabilmente il cortometraggio che mi ha lasciato maggiormente spiazzato durante tutto il festival di Pesaro. Di sicuro necessiterebbe di ulteriori visioni, ma al primo impatto non sono riuscito a comprenderne la trama (sempre se ce n’è una). Immagini con l’effetto pellicola invecchiata che nel finale vengono saturati, situazioni irreali che mi lasciano pensare ad un esperimento visivo più che ad un cortometraggio vero e proprio. Sicuramente stimola curiosità verso il regista Alessandro Caracciolo, ma ogni giudizio è rimandato al prossimo lavoro.
Presentato fuori concorso alla quinta edizione del PesarHorrorFilmFest (2008).
VOTO: 5/10
Regia: Alessandro Caracciolo