Written by Luca Ruocco

Realizzato come prova finale del Corso di Specializzazione per un Approccio Professionale al Cinema “Fare un Film” 2010, Call me di Giuseppe Scionti si pone [e lavora per calare gli spettatori] nell’intersezione di due insiemi che potremmo chiamare “Realtà” e “Sogno”.
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Written by Melania Colagiorgio

Un uomo ha intrappolato la sua vittima, una giovane ragazza, in un magazzino. Altrove una band suona nella polvere. Il killer, col viso coperto da una rozza maschera rappresentante un panda, sta per uccidere la ragazza terrorizzata. La musica incalza prepotente, l’uomo è scosso da essa, ha una crisi di coscienza si rende conto di quanto sia orribile quello che sta facendo …
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Written by Giulio De Gaetano

Il sottile equilibrio di Crane si infrange quando si convince che sta naufragando nel vuoto della sua stessa esistenza. La sua donna è la prima vittima di una follia omicida che troverà dimora in una congrega di esaltati, che torturano e massacrano una spogliarellista durante una sorta di spettacolo. Anche loro, tuttavia, subiranno la follia di Crane, annegando in un mare di sangue.
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Written by Paolo Corridore

La realtà supera di gran lunga la fantasia e nessun cinema avveniristico – neanche se dotato di audio Dolby Stereo o di sistemi di proiezione in 3D – riuscirebbero a rendere al meglio la morte di una persona se non vivendo quell’esperienza in prima persona, ignorando totalmente il copione e quindi l’esito della storia. Arriva Coming Soon, e stavolta sarà arduo arrivare a leggere la parola “fine”!
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Written by Giulio De Gaetano
Un ragazzo viene crivellato di proiettili in pieno giorno. In un cambio di scena vediamo due killer venire assoldati per ammazzare due cosiddetti ”pesci piccoli” della malavita. Uno di loro compie il lavoro ma fiuta qualcosa che non lo convince, capisce che deve guardarsi le spalle da quello che sembra un amico.
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Written by Mariangela Celiberti
Il guardiamarina Fortunato Stefano Crudeli è prigioniero nella sua casa, “qualcosa” gli impedisce di uscire. Non riuscendo a chiedere aiuto, decide di affrontarla lì dove è rinchiusa: nella sua cantina …
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Written by Dottor Satana

Alex Chandon, già regista di un video dei Cradle of Filth, realizza questa baraccone horror-splatter facendo interpretare a Dani Filth, leader del gruppo black metal, la parte del demone che funge da elemento unificatore per tutti e quattro gli episodi del film. A metà tra il gothic dark di The Crow e le Amicus Productions degli anni ‘70, Cradle of Fear ha come elemento conduttore lo schizoide omicida satanista Kemper (David McEwen) rinchiuso nell’Amicus Asylum (citazione alquanto esplicita della grande casa cinematografica horror inglese ma anche del film Asylum da essa prodotto) da cui controlla la volontà omicida di “The Man“, esecutore di una serie di omicidi brutali.
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Written by Luca Ruocco

Un bianco e nero oppressivo avvolge il ritorno a casa notturno di una giovane donna. I suoi passi procedono sicuri, fin quando a questi non si aggiungono quelli di altri due piedi. Un’ombra … l’ombra di un uomo che sembra essere molto intenzionato a seguirla.
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Written by Alessandro Redaelli

Montaggio frenetico. Un uomo corre e urla “Scappa!”. Una donna lo vede ed urla mentre inizia a correre. L’uomo la raggiunge e ripete “Scappa!”. Inizia così una fuga disperata.
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Written by Cristian Tomassini
Si stavano chiudendo gli anni ’70 quando Sam Raimi, accompagnato dall’amico Bruce Campbell, aveva da poco finito il corto WITHIN THE WOODS e si preparava ad utilizzarlo come trampolino di lancio per volare sopra aspiranti, secondo lui, finanziatori (badate bene, non produttori!). Una simpatica faccia tosta ma, specialmente, tantissima voglia di fare. Dopo una incursione in quel mondo totalmente indipendente che ha caratterizzato LA CASA nell’ormai lontano 1981 (curata da Giulio De Gaetano) voliamo direttamente verso il recentissimo DRAG ME TO HELL (con una analisi operata da Cristian Tomassini) per analizzare due film distanti nel tempo ma non nell’approccio.
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