LUCE – Alessandro Caracciolo
Un uomo entra in casa, accende la luce e il fornello del gas. Sedutosi in cucina tira fuori una pistola e la appoggia sul tavolo mentre lentamente inserisce le pallottole nel caricatore.
Il film di Alessandro Caracciolo è uno di quelli che occorre vedere quando si è in un determinato mood. Personalmente l’ho visto in un momento di malinconia e sono stato assorbito dalle immagini e dai lunghi silenzi.
Il cortometraggio (cinque minuti circa) rivela nella sua semplicità un profondo dolore, un disagio che si manifesta nel quotidiano e che fagocita il protagonista Fabio Desiati nella spirale dell’abbandono. Non vi è alcuna voce narrante, nessun monologo del protagonista, nemmeno un suono se non quello di un pianoforte che riecheggia mentre le nuvole scivolano verso il sole.
Luce è dedicato a Federica, una ragazza morta nel 2007 a Vibo Valentia (Reggio Calabria) perché nell’ospedale dove la stavano operando è mancata improvvisamente la luce. Una giovane vita strappata agli affetti, una nuvola bianca nel cielo che lentamente si trascina verso la luce del sole.
Vincitore nella sezione CortoRaro del Reggio Calabria Film Festival 2007.
VOTO: 7/10
Regia, Montaggio, Sceneggiatura: Alessandro Caracciolo
Cast: Fabio Desiati
Produzione: Shin Toyofuku