LA LUNA – Lorenzo Mannino
Un ragazzo è sconvolto dai rapporti tutt’altro che sereni con la sua famiglia. Si trova preda dei sensi di colpa e, nella solitudine di una casa vuota e buia, confonde realtà e sogno, vittima di allucinazioni violente che lo straziano fisicamente e psicologicamente. Spettatrice del delirio è la luna, unica compagna disposta ad ascoltarlo e a comprenderlo. La luna, di cui qualcuno ne sottolineava l’indifferenza e la freddezza di fronte ai mali dell’uomo, qui diventa un raggio di luce a cui aggrapparsi, grazie al quale sfuggire alla pazzia.
“Forse”, afferma il regista. E mi accodo a lui perchè “forse” il ragazzo non si accorge che comunque la presenza della luna è indipendente dalle scelte e dalle disavventure che gli uomini si trovano ad affrontare nella quotidianità. Indubbiamente il protagonista ha bisogno di un punto fermo, di una presenza costante e sicura come lo è la luna che comunque rispetta le sue fasi.
Di stampo lynchiano, il corto ci presenta un profondo malessere. Trovo sempre ardimentoso inerpicarsi in quest’ambito, ma qui è fatto con consapevole semplicità e voglia di sperimentare. Il messaggio è criptico ma non insensato e quindi il corto non risulta essere greve o indigesto come spesso accade con il cinema sperimentale. La prova di recitazione è convincente, affascinanti i giochi di luce e ombre. Peccato che le immagini non siano sempre pulite e talvolta “ballino”; poco gradevoli anche le brusche interruzioni a nero.
Piccola curiosità: a dar prova che la luna si fa i propri comodi, la notte delle riprese ha deciso di non farsi vedere, facendosi sostituire da un bel faro.
VOTO: 6.5/10
Scritto e Diretto da Lorenzo Mannino
Cast: Dario Neglia, Giorgia Menicocci, Orazio Mannino
Fotografia: Giuliano Tuttolomondo
Montaggio: Giuliano Tuttolomondo, Lorenzo Mannino
Musiche originali: Alberto Alibrandi