IL SORRISO DI DIANA – Luca Lucini
Diana è una romantica che sogna l’amore vero. Si è appena trasferita in un nuovo appartamento che porta ancora i segni tangibili del precedente inquilino. Il disordine, lo sporco e lo stato di abbandono hanno ricreato un ambiente ideale per la comunità di insetti che popola la casa ma, le pulizie intensive a cui la ragazza si dedica, mettono a dura prova la loro sopravvivenza. L’uccisione di un ragno viene però interrotta dal trillo del telefono.
Da quell’istante i pensieri della creatura sono scossi e monopolizzati da un’immagine persistente: il volto di Diana, il suo sorriso. Anche se l’amore del ragno è più vero che mai, il lieto fine sembra davvero impossibile …
L’amore è sicuramente il tema più inflazionato nel cinema e nella letteratura, ma Il sorriso di Diana riesce a distinguersi per l’originalità e la delicatezza con cui racconta di un amore mai nato a causa delle barriere innalzate dalle diversità. In alcuni momenti le parole della voce narrante sono pura poesia, cariche di una forza e un’intensità tali per cui è difficile non provare qualche brivido.
La colonna sonora si sposa alla perfezione con le immagini, dove emerge la convincente protagonista (Anita Caprioli), accompagnata da una voce narrante superba. La regia di Luca Lucini è funzionale alla storia e ne segue le pieghe senza mai strafare, evidenziata da una la fotografia riuscita di Manfredo Archinto. Il sorriso di Diana è un prodotto di indiscussa qualità che dimostra ancora una volta come un lavoro realizzato con semplicità e poche pretese possa toccare le corde giusto dell’animo.