H5N1 – Roberto De Feo
Un televisore illumina debolmente una stanza facendo da cornice al memoriale di un generale dell’esercito. Egli sta per lasciare un messaggio alla popolazione, un avvertimento ma al contempo un monito: diffidare dai suoi commilitoni, dallo stato e cercare di salvare le proprie vite fuggendo dal tremendo virus che è stato rilasciato nell’aria.
Roberto De Feo probabilmente ha preso una decisione prima di iniziare a redarre la sceneggiatura di H5N1: fondare un cortometraggio d’ampio respiro non focalizzandosi sulla trama (abbastanza stereotipata) ma sui sentimenti dei protagonisti, lasciandoli trasportare dal vento come sussurri disperati lungo strade desolate e desolanti. Scritto questo potete intuire come il plot sia asservito al dipanarsi delle sensazioni, pochi attimi per familiarizzare con la famiglia vittima della follia, alcune riprese a campo lungo e la telecamera indugia su frammenti di umana tristezza … è questo il mood con cui occorre avvicinarsi alla pellicola di De Feo.
Nessun orrore visivo, nessun eccesso, solo frames dal taglio malinconico che si susseguono accompagnate da rintocchi di pianoforte. Questi elementi sono al contempo i maggiori pregi così come i più visibili difetti di H5N1. Sicuramente chi si avvicinerà alla pellicola immaginando di vedere, per esempio, una sorta di 28 Giorni Dopo potrà trovare delle atmosfere care al film di Danny Boyle, ma non l’impatto gore; così come chi vorrà trovarvi solo elementi di sci-fi, resterà interdetto dal “semplice” rimando all’influenza aviaria.
Accostatevi col giusto feeling e apprezzerete i momenti descritti da Roberto De Feo. Ne vale la pena.
VOTO: 8.5/10
Regia: Roberto De Feo
Cast: Eros Galbiati, Rocco Capri Chiumarulo, Francesca Di Bari, Maurizio Toran, Franco Balsi, Christian Sagittario
Produttore: Giuseppe De Feo
Sceneggiatura: Roberto De Feo
Montaggio: Fabio Bianchini
Fotografia: Daniele Baldicci
Sound editor: Edmondo Gintili, Stefano Di Roma