GODSPEED – Robert Saitzyk
In una sorta di capannone Charlie guarisce i malati attirando su di se i dolori altrui. Con i proventi di questa attività vivono lui, la moglie e il figlio in un clima lacerato dai problemi che intercorrono tra i due adulti. Una sera, a seguito di un litigio, Charlie esce di casa e si reca da una prostituta. Passano i minuti, l’aurora boreale incanta il cielo dell’Alaska … mentre la moglie e il figlio vengono trucidati in casa.
Trascorrono sei mesi e Charlie si è lasciato andare, scarabocchia la bibbia e si muove lentamente in un mondo che non è più suo. Questo finché Sarah non entra nella sua vita, ponendosi come anello di congiunzione tra l’ex guaritore e gli assassini della sua famiglia.
Vincitore del Ravenna Nightmare Film Festival 2010, GODSPEED si trascina per un’ora e mezza senza alcuna divagazione in temi religiosi. Nucleo della vicenda sono l’uomo, la paura e la morte. Mentre la religione è posta come macchietta collagene, vediamo la vita di Charlie frantumarsi inesorabilmente. Lo spettacolo della natura fuori (l’aurora borealis) e il dramma umano dentro (le mura domestiche). L’omicidio che viene perpetrato ai danni dei cari di Charlie non presuppone alcun cammino di redenzione, ma è figlio di una becera vendetta: togliere all’altro quello di cui si è stati privati. La colpa di Charlie è stata quella di aver rubato la speranza nella fede, ultimo baluardo di un moribondo comunque condannato.
Robert Saitzyk si adagia su una trama poco approfondita, mette in campo pochissime situazioni che concorrono a riempire l’intera durata, sfrutta la bellezza paesaggistica per dare un contesto al dramma e muove i bravi attori come marionette in un gioco più grande di loro. La trama è minimale, la motivazione degli assassini esile (specialmente in alcuni punti maggiormente criptici, come la punizione della sorella), tuttavia GODSPEED riesce a trascinare. Vuoi per le tematiche sempre attuali, vuoi per una sorta di clima di sospensione/tensione che sembra accompagnare tutto il film, vuoi per un cast brillante.
Perdetevi nei paesaggi dell’Alaska, dove distese verdi possono macchiarsi del sangue di chi ha abbandonato la propria anima … o semplicemente la speranza.
VOTO: 6.5/10
Regia: Robert Saitzyk
Cast: Joseph McKelheer, Cory Knauf, Courtney Halverson, Ed Lauter, Jessie Ward, Hallock Beals, Lynn A. Freedman
Writer: Cory Knauf, Joseph McKelheer, Robert Saitzyk
Studio: Imagination Worldwide
USA, 2009