FREE GUY – Shawn Levy
Avete presente quei videogiochi dove dovete picchiare, ammazzare, rapinare e avete la possibilità di fare ogni genere di nefandezza che nella vita reale non verrebbe consentita?
Avete mai fatto caso a quei poveri personaggi inermi che molto, troppo spesso, sono oggetto di violenza gratuita da parte dei gamers più accaniti?
Ecco questo film parla di loro, o meglio parla di Guy che perfettamente si presta al ruolo del personaggio stupido e dallo sguardo spento (in gergo videoludico si chiama PNG personaggio-non-giocante) che vive la sua routinante non-vita lavorando in una banca che nel videogioco viene sempre assalita e rapinata.
Guy ha qualcosa che non va. Una sorta di frenesia, una voglia di fare, agire, innamorarsi e in mezzo a tutte queste stringhe di codice riesce a trovare l’amore, una donna fantastica di cui è perdutamente innamorato e che lo spinge a sfuggire dal suo destino di comparsa e passare in primo piano, giocare la partita da protagonista. C’è un problema: Guy è una stringa di codice mentre la ragazza Milly è in carne e ossa e utilizza quell’avatar solo per poter giocare a Free City un videogioco online dove si può fare qualsiasi cosa, una specie di second life ma più violenta e caciarona.
Dietro questa titanica opera c’è la mano di Antoine, interpretato da Taika Waititi a suo agio nel ruolo di stronzo manager d’azienda, che non si è fatto scrupolo di utilizzare le stringhe di codice generate dal duo Milly&Keys per creare la sua Free City, solo che mentre Milly passa il suo tempo a cercare prove che inchiodino Antoine sul banco degli imputati Keys pare aver perso la sua verve di un tempo e anzi decide di abbandonare le battaglie e i sogni che furono andando a lavorare proprio nel “regno di Antoine”.
La Disney è riuscita a confezionare una fiaba moderna con tutti i personaggi azzeccati e anche una morale di fondo, vale a dire che anche quelle persone che fino all’altro ieri hanno fatto più che altro da “fondale” alla scena possono fare la differenza e fuggire dalla routine a patto che abbiano il coraggio di sognare e rischiare. Più facile a dirsi che a farsi però questi film servono anche a questo, a sognare a crederci un po’ di più e a non mollare un traguardo solo perché la stanchezza e lo sconforto ci hanno colpiti.
Una menzione speciale merita il personaggio interpretato da Taika Waititi che a mio avviso si è divertito tanto a renderlo cinico ed eccentrico e si vede. Il divertimento siamo sicuri non mancherà, questo film è adatto a grandi e ai più piccoli.
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