FOCOLARE DOMESTICO – Maurizio Failla
Una ragazza barcolla sulla strada, immagini fuori fuoco ne riprendono la sbiadita esistenza mentre una voce fuori campo ne narra le vicende personali. Quella fragile linea su cui sta ondeggiando si spezza, trascinandola in un baratro che inghiotte voracemente la sua famiglia.
La scelta di non avere dialoghi, di presentare la maggior parte delle sequenze fuori fuoco e, quando così non è, di far vorticare la telecamera per iniettare lo spettatore nel gorgo emotivo della protagonista rende Focolare domestico un esperimento di linguaggio.
Conseguentemente diventa soggettivo ogni giudizio, visto che Maurizio Failla compie la precisa scelta di stimolare determinate sensazioni. Sicuramente si poteva fare maggiore attenzione in alcuni frangenti, per esempio al riflesso del cineoperatore sulle porte o la sua ombra sul corpo della ragazza, oppure la voce narrante non sempre convincente, ma l’idea portata avanti è lodevole. Focolare domestico è il primo passo verso una forma di comunicazione che Failla può e deve implementare facendosi forza dell’esperienza maturata sin qui.
Presentato fuori concorso alla quinta edizione del PesarHorrorFilmFest (2008), in concorso al Joe d’Amato horror fest 2008 e ai David di Donatello 2007.
VOTO: 7/10
REGIA: Maurizio Failla
CON: Valentina Curatoli, Elena Carnevali, Francesca Zenobi, Mario Torrresi
SOGGETTO/SCENEGGIATURA: Roberto Di Palma
MUSICHE ORIGINALI: Sebastiano Gulisano, Marco Werba
DURATA: 27 min. circa