FLASHBACK – Daniele Misischia
Due pedine, un killer, un dischetto. Un uomo e una donna stesi a terra in una stanza sporca e disordinata, due pistole vicino ai corpi, un PC con il vano cd aperto e vuoto. I due sembrano morti, ma improvvisamente lui si sveglia … iniziando a ricostruire quello che è successo.
Con questo Flashback il regista e sceneggiatore Daniele Misischia ritira momentaneamente nel cassetto le efficaci e personali declinazioni orrorifiche di Giorni di Notte e Reality per gettarsi a capofitto in un altro, grande filone del cinema di genere, quello dell’action/thriller.
Ispirato per sua stessa ammissione dal serial 24 e dalla trilogia di Jason Bourne, Misischia affronta il corto senza venir meno a quella che si è dimostrata essere la sua personale cifra registica che ama unire agli elementi classici di questo tipo di produzioni – costante ricerca della suspence, personaggi/archetipi, regia adrenalinica – quelli che sono ormai i punti fermi di ogni sua produzione precedente, un qualcosa ormai avvicinabile ad una definizione di stile personale.
C’è, soprattutto nella prima parte, qui come in Giorni di Notte, un sottile mood drammatico alla base di quella che è in tutto e per tutto una classica narrazione action, dove buoni e cattivi si contendono il prezioso bottino a colpi d’arma da fuoco e mazzate sui denti. Quello di Flashback è un’occhio nervoso ed essenziale, con un’onnipresente e nevrotica camera a mano che, ad un palmo dall’azione, detta un ritmo costantemente dispari fatto di improvvise accelerazioni, rallentamenti, riavvolgimenti e flashback, in una narrazione essenziale che si dipana più per immagini e continui salti temporali che per dialoghi ed interazioni tra i protagonisti.
Indizi di personalità che si riscontrano anche in un’uso, per quanto limitato, di accorgimenti digitali dal sapore fumettistico, certamente non di eccelsa fattura ma che riescono a regalare al corto un taglio grafico che sa tanto di comics, come del resto già successe nel precedente Reality.
Buono il lavoro dell’interprete protagonista, quel Claudio Caminito già visto in NET e sostenuto da comprimari all’altezza, per un corto che riesce a confermare le buone impressioni dei precedenti lavori e che, soprattutto, ha il coraggio di proseguire su una strada stilistica decisamente personale.
VOTO: 7.5/10
REGIA: Daniele Misischia
SCENEGGIATURA: Daniele Misischia
CON: Claudio Caminito, Susy Cioffi, Matteo Vezza, Guerino Santilli
FOTOGRAFIA: Daniele Misischia
MONTAGGIO: Daniele Misischia/Noose-Industry
VISUAL & SOUND FX: Noose-Industry
PRODUTTRICE ESECUTIVA/S.EDIZIONE: Francesca Piccarreta
ASS.REGIA: Matteo Vezza
CORDINATORE COREOGRAFIE/ASS.FOTOGRAFIA: Claudio Caminito
FOTOGRAFA DI SCENA: Silvia Quartullo
MUSICA: John Powell, The Prodigy
DURATA: 17 minuti.
GENERE: Thriller/Azione