E.N.D. – Luca Alessandro, Allegra Bernardoni
Giorgio è un truccatore. Lavora in un’agenzia di pompe funebri. Il figlio del signor Ricchi, da poco deceduto, è il “cliente” successivo a finire tra le sue mani, anche se la richiesta del padre è alquanto bizzarra: fare in modo che la bara abbia come caratteristica quella di far uscire il figlio senza particolari problemi, con le sue proprie forze.
Una canonica vita lavorativa (tra i morti che han cessato di lavorare) all’interno del luogo dove (quasi) tutti, prima o poi, passiamo: l’obitorio. Un luogo angusto dove bare lucenti risplendono sotto la luce artificiale, un luogo dove personaggi si incrociano mesti … mentre fuori impazza un’epidemia di zombie.
Episodio pilota di una (possibile) serie zombie, diretto da Luca Alessandro (The pyramid) e Allegra Bernardoni, E.N.D. è un esperimento prodotto dal Cineteatro di Roma che mescola l’horror ottantiano alla commedia. Di esempi del sottogenere zombie-comedy ve ne sono diversi, andando da Zombies on Broadway a L’alba dei morti dementi, da Il ritorno dei morti viventi a Zombieland, tuttavia, l’elemento che attira l’attenzione del cortometraggio è il carattere ruspante. Il marcato accento romano diviene costituente che, in altra ottica, sarebbe stato additato come punto negativo. Proseguire su una marcata territorialità, accentuando fattori folk, potrebbe dare al lavoro una verve campanilistica capace di focalizzare l’attenzione su aspetti solitamente di contorno. Se non è questa l’intenzione, allora il giudizio cambia.
Supervisionato da Federico Greco (Road to L – il mistero di Lovecraft, Liver), uno degli autori più meritevoli del cinema nostrano, il progetto pur affidandosi a mani non ancora esperte riesce ad avere guizzi ironici di rilievo, mentre l’orrore si affaccia solo nei frame finali, quando la morte sembra voler entrare parossisticamente all’interno dell’obitorio.