CRIPTE E INCUBI – Manuel Cavenaghi
Bloodbuster è una nota videoteca, nonché casa di distribuzione, nonché action-figures reseller, specializzata nel cinema bis, quello che spazia dalla B alla Z, senza eccezioni. Manuel Cavenaghi ne è colonna portante e con questo Cripte e incubi, omaggia l’horror italiano attraverso volti noti e meno noti.
Con una prefazione scritta da Giovanni Lombardo Radice, attraverso 300 schede l’autore studia una sterminata produzione tutt’oggi non facilmente catalogabile in sotto-generi o ritrovabile se non tramite distributori d’0ltralpe in bizzarre trasposizioni da vhs. In circa 420 pagine Cavenaghi esplora un sottobosco sterminato, scrivendo a volte con ironia, altre con rimpianto (di titoli che non potranno più esserci nel panorama odierno), altre con dovizia, sorvolando anche sopra pellicole di cui si conosce ben poco (Dark Waters) e addentrandosi in altre di cui molto si è detto, ma di cui è sempre meglio ricordarne le prodi “gesta” (Inferno, Reazione a catena, … ).
Lo stile leggero e piacevole che spesso evita di addentrarsi in dettagli tecnici, lascia scorrere la lettura senza alcun affaticamento, i titoli sono vari e variegati, di sicuro interesse per chi ama il genere o per chi volesse scoprirne la storia. Sostanzialmente le pecche ricadono su immagini troppo piccole e spesso scure, quasi bruciate, e nel difficilissimo lavoro di ordinamento, in quanto si ha la sensazione di navigare in un mare troppo vasto, senza scorgere alcun faro in lontananza. Al di là di qualche piccola dimenticanza, Cripte e incubi è un ottimo excursus, un must have per gli appassionati di cinema di genere.