ALLE SPALLE DEL NETTUNO – Roberto Carboni
Xavier Pellegrino è un affascinante uomo della Bologna bene. Annoiato dalla sua vita sempre perfetta si lascia coinvolgere in una perversa relazione con una giovane donna. Martha Bergamini è una ragazza diversa dalle altre, un po’ scialba, troppo semplice, inelegante, ma Martha usa queste “imperfezioni” come armi a suo favore. Attirata l’attenzione di Xavier, lo avviluppa e ne sconvolge la vita.
Bugie, minacce, ricatti, trasformano la meticolosa routine di Xavier in un gorgo pericoloso e intrigante. L’uomo non capisce subito quello che gli sta accadendo, si ritrova pedinato, minacciato e sempre più invischiato nella ragnatela ipnotica di Martha che, a seconda della situazione, cambia atteggiamento, modo di vestire e addirittura carattere. Un’attrice, menzognera, una padrona a letto, una micetta in amore fuori; tutto questo ammalia Xavier che non può accettare che la sua donna possa essere una criminale. Dopo l’ennesima minaccia, Xavier decide di indagare e, grazie all’aiuto di un suo buon amico, segue le molliche di pane che Martha e i suoi amici centellinano in giro. Con il procedere delle indagini si intuisce il ruolo della donna carnefice che ruota intorno ad un sottomondo fatto di prostitute, malavitosi, personaggi spietati e assurdi. Tuttavia vien fuori pure un ruolo di vittima … vittima della pazzia per cui Xavier non vede via d’uscita, se non quello di entrare nella mente di Martha, seguirne le sfumature, capire le cause di tale psicopatologia … inutilmente. La verità tarderà ad arrivare e anche quando le cose sembreranno più chiare, l’inganno tramerà alle porte.
Dopo C’era l’inferno in via dei giudei, Per i buoni sentimenti rivolgetevi altrove e Nero bolognese, ecco Roberto Carboni con il suo quarto romanzo, Alle spalle del Nettuno, un noir decisamente riuscito, lineare e conciso. I personaggi sono ben delineati, le descrizioni accurate ma non prolisse, Carboni tocca temi pruriginosi quale la psicopatia, l’amore brutale e la corruzione dei potenti utilizzando toni mai invadenti, cercando di porre attenzione nel non disturbare nessuno. Il personaggio di Martha risulta intrigante, avrebbe necessitato di ulteriori sviluppi, persino in un romanzo parallelo tanto la sua vita (e la sua condotta) riescono a stuzzicare il lettore; tuttavia Carboni cerca di non calcare la mano, rischiando anche di peccare in prolissità, volendo scrivere un noir e non far “sbavare nessuno” (cit). L’autore è appassionato ma, al contempo, pacato (nella comunicazione quotidiana così come nel romanzo), non esagera mai e nulla sembra essere fuori luogo.
Alle spalle del Nettuno, ovviamente, si svolge a Bologna e Carboni, che vive e lavora nella città felsinea, ha fatto della città un personaggio del libro. Possiamo riconoscere le strade, i palazzi, addirittura la gente eterogenea e quasi sempre estranea a quello che succede. Pudica e immorale, linda fuori e lercia dentro come, a ben guardare, anche lo stesso protagonista del romanzo. ”Taxista bolognese, scrivo della mia città, delle persone e delle storie che la attraversano la accarezzano, la graffiano. Ci sono tante Bologna, alcune si vedono e le conoscono tutti, molte invece rimangono nascoste ma sono altrettanto affascinanti. Ecco io mi occupo di quest’ultime”.