TALES OF MONKEY ISLAND – Telltale Games
Caraibi. Guybrush Threepwood affronta il temibile pirata LeChuck per salvare l’amata Elaine, scatenando una maledizione Voodoo che prima infetta la sua stessa mano, poi si sparge per tutte le isolette limitrofe, dando nuova linfa vitale a LeChuck.
Giunta al quinto capitolo, la strepitosa serie ideata da Ron Gilbert e prodotta dalla LucasFilm Games, prosegue la sua immersione del giocatore all’interno di un micro-mondo al contempo coloratissimo e crepuscolare, ricco di spunti ironici così come di momenti epici, sfruttando un gameplay unico e originale e stagliandosi come uno dei capisaldi (se non “il” caposaldo) delle avventure grafiche della storia. L’utilizzo di mouse e tastiera sostituiscono il canonico punta e clicca fatto col solo mouse, non perdendo alcun punto in giocabilità, mentre dal punto di vista puramente tecnico la Telltale Games riesce a disegnare una grafica ricchissima di particolari in un ambiente 3D, senza perdere in ricchezza emotiva o velocità su diversi computer.
Le caratteristiche principali della saga di Monkey Island ci sono tutte, grazie anche ad una trama decisamente più sfarzosa, articolata e godibile rispetto a quella del precedente (debole) capitolo. Alcune stranezze destabilizzano l’aficionado della serie, come i combattimenti con la spada senza i classici insulti imparati da Guybrush nel primo capitolo della serie, ma la genialità dietro la risoluzione degli enigmi e la miriade di personaggi che animano le isole, non possono che far sorridere e sentire le atmosfere tipiche del gioco, grazie anche ad una colonna sonora fantasiosa e affascinante.
Tales of Monkey Island non è certo paragonabile ai primi due meravigliosi episodi, tuttavia non solo ne riprende diversi elementi ma anche ne amplia e prosegue la trama, presentando un’avventura grafica superiore alla media delle altre contemporanee e, specialmente, pienamente degna del nome che porta.
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