PLAGUE TOWN – David Gregory
Una famiglia cerca di ritrovare coesione sfruttando l’occasione fornita da una gita in una zona rurale dell’Irlanda. Le liti tra le due sorelle, le incomprensioni con la matrigna e il nuovo fidanzato di una delle due ragazze, dal comportamento non proprio conciliante, rendono complessa la gestione della situazione.
Il tutto peggiora quando perdono l’ultimo autobus che li avrebbe riportati in città. L’unica soluzione che si palesa davanti è quella di servirsi di una macchina abbandonata in aperta campagna come riparo, ma dei versi animaleschi costringono i due uomini a controllare la situazione. Nel cuore della notte vengono così ingoiati da quella che si rivela essere una sorta di città di freaks, in balia delle perversioni e degli istinti omicida delle creature deformi.
Il regista David Gregory tenta di rievocare atmosfere orrorifiche care alla filmografia della fine degli anni settanta, inizi anni ottanta presentando la classica famiglia di città che si rifugia nelle abbandonate lande della campagna per finire vittima, in questo caso, di una comunità di esseri anormali.
Quello che manca, innanzitutto, è il background storico/culturale che ha reso famose pellicole come Non aprite quella porta o La notte dei morti viventi grazie a una critica feroce verso un sistema politico/societario traballante e qualunquista. In Plague Town esiste solo un piatto dipanarsi degli eventi senza particolari balzi di tensione o guizzi creativi di sceneggiatura, nonostante il plot permettesse diverse soluzioni. Per cui la scelta del B-movie fine a se stesso si cementifica con lo scemare del pathos, spesso annientato da buchi di sceneggiatura imbarazzanti: per esempio, la famiglia trova una macchina con targa francese in mezzo al nulla e non si chiede cosa possa essere successo, ma ci si catapulta dentro come nulla fosse.
Anche i trucchi e gli effetti gore lasciano alquanto a desiderare (vedi la ragazza senza palpebre della copertina che risulta alquanto ridicola nella sua versione su schermo) così come il make-up pressappochista di alcuni esseri deformi. La fotografia, inoltre, non eccelle, lasciando i protagonisti immersi eccessivamente nel buio ed esagerando, in alcuni casi, con l’illuminazione.
Presentato alla sesta edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, non ha sicuramente goduto di particolare interesse da parte del pubblico.
VOTO: 5/10
Regia: David Gregory
Cast: Josslyn DeCrosta, Erica Rhodes