YOU’RE NEXT – Adam Wingard
I coniugi Davison riuniscono la famiglia per festeggiare il proprio anniversario. Oltre loro due, sopraggiungono i quattro figli e le rispettive persone care, trovando in una vecchia casa di villeggiatura il luogo dove isolarsi e isolare (apparentemente) i propri rancori. Una cena animata da discussioni accese diventa l’ultimo dei problemi quando un dardo attraversa la finestra, trafiggendo uno degli avventori.
Come affrontare You’re next? Un divertente pastiche ottantiano realizzato da un fan in vena autoironica o una roboante porcheria mimetizzata da vintage? Impossibile rispondere oggettivamente ma assolutamente plausibile sedersi novanta minuti su un divano e decidere come reagire. Seguendo l’ondata degli home invasion recenti (La notte del giudizio) o meno (The strangers), You’re next prima si accosta al genere, poi si disinteressa degli eventi in sé avendo cura solo di premere sul pedale dell’azione e dello splatter, mettendo da parte ogni pretesto presente nella sceneggiatura di Simon Barrett.
Lo slasher fine a se stesso e roboante diviene scettro dove segmentare le morti, più o meno originali, più o meno gratuite, movimentando personaggi bidimensionali dal finale scontato. Ma d’altronde non ha granché senso attendersi altro, risultati originali e di tutt’altro tenore sono difficili da scovare (Quella casa nel bosco docet) mentre lambiccarsi nel pastrocchio del teen movie non è per nulla arduo. Sopra la soglia dei teen horror ma non oltre.