VIOLENT SHIT 3 – Andreas Schnaas
Continua la violentissima e truculenta saga di VIOLENT SHIT. Siamo giunti al terzo e sicuramente, migliore capitolo della saga. Qui il tedesco Andreas Schnaas, si diverte a giocare sui generi, tirandone fuori un gioiellino per gli appassionati del gore estremo, ma di quel sottogenere capace di divertire senza necessariamente schifare e basta.
Sicuramente quest’ultimo Violent Shit – Infantry of Doom non spicca certo per professionalità (come del resto tutti i film del regista in questione) ma Schnaas riesce comunque a trattenere (ed intrattenere) il pubblico, sfornando una trama che non è nulla di più che un pretesto per mostrare le più stravaganti amenità: uccisioni al limite del gore -ma anche della realtà – , nudità, scienziati pazzi, arti marziali, ninja, soldati, barbari e naufraghi.
Schnaas è uno di quei registi che o lo si ama o lo si odia, e chi ha scritto questa recensione propende decisamente per la prima. Questo film, infatti, rientra nella top ten personale anche se girato con quattro soldi e ricco di difetti; quello che non manca è la fantasia: oltre allo splatter che domina, ci sono altri sottogeneri mischiati tra loro, seguendo la ricetta del classico stile che caratterizza il cinema horror di Hong Kong.
La trama, abbastanza ridotta all’osso, racconta di un gruppo di naufraghi che finiscono, loro malgrado, su di un’isola popolata da una tribù di feroci assassini, capitanata dal crudelissimo capostipite della saga di VIOLENT SHIT: Karl the Butcher.
I naufraghi devono lottare in qualsiasi modo per la propria salvezza avendo a che fare con zombi, soldati, ninja, fino ad arrivare all’inevitabile scontro finale contro Karl. A livello di effettistica, le scene gore abbondano come non mai: decapitazioni, squartamenti, vivisezioni, gente divisa a metà con spade, trappole mortali e combattimenti al limite dell’assurdo. Tutto di bassa fattura ma realizzato con sicuro impegno.
Sperando in un futuro capitolo della saga ringraziamo la Germania per registi come Andreas Schnaas, Olaf Ittenbach o Timo Rose, tutti grandi esperti del genere.
VOTO: 7/10
Regia: Andreas Schnaas
Cast: Andreas Schnaas, Marc Trinkhaus, Steve Aquilina, Xiu-Yong Lin
Germania,1999