VANDEN PLAS – “Christ O”
Dopo 4 anni di distanza da “Beyond daylight” i tedeschi Vanden Plas sfornano un album che detronizza immediatamente qualsiasi altra band (prog) che si era insidiata nel 2006. Questo picco grazie anche alle forti influenze maturate dai membri del gruppo che si sono dedicati ad opere quali “Abydos” (il solo Andy Kuntz) e “Nostradamus”, sagomando ancora più marcatamente il proprio stile e assorbendo nuove suggestioni che sono andate a convergere nell’album.
Christ O è un concept basato sulla storia del Conte di Montecristo (scritto nel 1844 da Alexandre Dumas), ponendosi dal punto di vista di un serial killer ricercato da un ispettore di polizia. Tra inseguimenti, cospirazioni e vendette la storia si dipana attraverso le magnificenti note toccate dal singer, gli intrecci di chitarra e tastiera, le percussioni raffinate di Lill ed il basso pulsante.
La titletrack si apre con cori maestosi che danno il via a riff progressivi fino all’innesto della voce di Kuntz che regala una prestazione sopra le righe, specialmente nel melodico ritornello. “Postcard to God” si inietta con un riff aggressivo di chitarra che richiama quelli di Petrucci degli ultimi album, confezionando una song più cupa e tesa, legata alle liriche che narrano la perdita della fede del protagonista. “Wish you were here” si fregia di ottimi arrangiamenti, con continui controcori che arricchiscono il sound rendendolo pomposo ma sempre diretto. Il break centrale con voce filtrata e pianoforte sottolineano la teatralità dell’opera con un assolo finale di tastiera dal gusto jazz. “Silently” segue il flusso delle precedenti canzoni, ammorbidendo i toni con un pre ritornello da brividi che prepara l’esplosione del chorus sorretto da una doppia cassa costante. Il finale è segnato da un strumming di chitarre acustiche che sorreggono assoli classici di piano e chitarra. “Shadow I am” è sorretta da un basso distorto che rende più acido il sound, creando un brano diretto e meno elaborato dei precedenti, senza togliere nulla all’appeal della band. “Fireroses dance” è probabilmente uno dei brani che più si elevano dal lotto: ballad di pianoforte e voce che tinteggiano sofferte melodie, splendide aperture delle tastiere nel chorus, fraseggi jazzati di tastiera e chitarra, cori maestosi che si avviluppano con le tessiture ricavate dalla band. “Somewhere alone in the dark” riporta le chitarre aggressive ed i tempi prog su un muro sonoro sorretto dalla batteria di Lill ed il basso di Reichert. “January sun” è una piccola opera di 10 minuti ricca delle orchestrazioni che fin ora si erano solo affacciate, delle vibranti note caldeggiate da Kuntz e dalle toccanti atmosfere distese dal solo piano. Ottimi ritornelli, intricati intrecci di chitarre, basso e batteria che spesso lasciano spiazzati ma che non cadono mai nello scontato o, peggio, nel fine a se stesso.
“Lost in silence” è una ballad acustica che prepara la conclusiva “Gethsemane” , tratta dall’opera Jesus Christ Superstar, ricca di tutte le componenti teatrali fin qui presenti, con un’interpretazione vocale decisamente sentita, frutto delle tante interpretazioni eseguite in teatro.
Da un marasma di influenze i Vanden Plas forgiano una forma concreta e vivida, estrapolando una luce che solo anni di esperienza potevano modellare in maniera così raffinata. Christ O rappresenta il vertice creativo di un gruppo che ha sempre cercato di fare un passo in più rispetto alla media, e finalmente ci è riuscito grazie anche ad una inscindibilità testo/musica che perfettamente si adagia ad un’opera progressiva come questa. Quando letteratura, musica e teatro si fondono in una sola essenza: quella dell’arte.
Tracklist
01. Christ 0
02. Postcard To God
03. Wish You Were Here
04. Silently
05. Shadow I Am
06. Fireroses Dance
07. Somewhere Alone In The Dark
08. January Sun
09. Lost In Silence
10. Gethsemane