TRUE LOVE – Enrico Clerico Nasino
“Do you trust your love?” è la domanda posta a conclusione dei titoli di coda. Quanta fiducia abbiamo nel nostro compagno di vita o nei nostri stessi sentimenti? Cosa siamo disposti a perdere per provare questa fiducia?
Jake e Kate sono sposati. Paure, abitudini, segreti, fanno parte della loro quotidianità, così come in tante altre coppie. Ma questa normalità viene violata nel momento in cui qualcuno decide di mettere alla prova il loro rapporto e la resistenza del loro amore. Entrambi si risvegliano prigionieri in due stanze separate, divenendo parte di un progetto chiamato “True Love” dove vige un’unica regola: la verità. Costretti a sgranare gli occhi di fronte a piccoli frame della loro vita (sapientemente manomessi), Jake e Kate vedono minati quei piccoli pilastri su cui si mantiene in piedi un sentimento così delicato come l’amore.
Sempre più coinvolti nel perverso gioco, i due sono sottoposti a un vero e proprio test durante cui devono rispondere positivamente o negativamente alle domande poste da un misterioso testimone onnisciente. Quest’ultimo accompagna gli sposi lungo un percorso spossante, logorante, durante il quale vengono tormentati con domande e scommesse … la cui posta in gioco diviene presto la loro vita.
True love è un thriller stressante e claustrofobico, dove il vero protagonista è quel sentimento chiamato amore. I protagonisti si amano, ma non abbastanza da infondere certezze o soddisfare pienamente l’un l’altro. Solo alla fine di questo lungo e doloroso percorso, giungeranno alla piena consapevolezza dei loro sentimenti, nel bene o nel male. True love è anche un dramma carico di un romanticismo di fondo che emerge durante tutta la sua durata. Scritto da Fabio Resinaro e Fabio Guaglione, True love rispecchia lo sguardo degli scrittori verso un progresso sempre più invasivo, riverberato nelle immagini dirette da Clerico Nasino, a suo agio nel giocare coi primi piani e le carrellate.
Nonostante ci si trovi di fronte a un lavoro pregevole e nonostante abbia avuto modo di apprezzare i precedenti lavori di Fabio & Fabio, True love presenta troppo amore e poca (concreta) sofferenza per farmene apprezzare pienamente la carica drammatica. Non possono non venire in mente The Cube o Saw, sottolineando come in alcuni frangenti il film pecchi di originalità. Una recitazione mediocre, inoltre, non riesce a sorreggere il peso della sceneggiatura. I protagonisti stanno per essere pervasi dal seme della follia, ma la reclusione e i suoi effetti vengono presentati in maniera così frettolosa e superficiale da non stimolare l’ansia necessaria che in un thriller non può mancare. Il pathos, invece, aumenta nell’intensa sequenza finale, quando la verità viene svelata e l’incubo finisce.