TRANSEUROPAE HOTEL – Luigi Cinque
Trapani. Un gruppo di jazzisti internazionali si ritrova per le prove della tournée in un hotel, il Transeuropae; due donne provenienti dalle favelas di Rio sono in apprensione per un loro amico scomparso, Darcy, famoso percussionista di cui non si sa più nulla. La preoccupazione aumenta tenendo conto che Darcy è un militante pacifista, le cui azioni disturbano dei narcotrafficanti.
Alcuni componenti del gruppo decidono di mettersi alla ricerca dell’amico, mentre altri restano in attesa al Transeuropae Hotel. Inizia così il viaggio verso le favelas di Rio alla ricerca di Darcy, con incontri particolari come quelli con il mago Candomblè, che li trasporta in una vacua dimensione, dove sembrano ritrovare il percussionista scomparso.
Scritto e diretto dal musicista Luigi Cinque, con la collaborazione di Valerio Magrelli e Rossana Campo, la fotografia di Renaud Personnaz, Jacques Cheuiche e Michele Cinque, Transeuropae Hotel è un lungo docufilm, costruito intorno a sensazioni, colori e, soprattutto, musica. Un lungo percorso fisico e spirituale, che ci trasporta dalle scenografiche e ampie saline di Trapani ad una quasi opprimente Rio, costruita da volti e misteriose superstizioni. Il Candomblè di origine Africana, viene riadattato al folk dei brasiliani, basato sul culto degli Orixa, protettori della natura, guardiani delle strade e delle porte della città, punti di riferimento di alcuni riti vodoo.
Luigi Cinque sfrutta tali credenze per presentarci il suo documentario che, tra fiction e realtà, attraverso le note, sospinge lo spettatore in un ipnotico e trascinante viaggio onirico. Transeuropae Hotel è un film sui generis, on the road, musicale, fortemente melò, girato tra Sicilia e Rio de Janeiro, coerente nel complesso nonostante il suo forte spirito “trascendentale”. Miglior Lungometraggio Italiano al RIFF – Roma Independent Film Festival 2013.