THE WALKING DEAD – Season 4
Il gruppo vive di nuovo tranquillo, si è allargato e la vita sembra tornata serena. La prigione è di nuovo un rifugio sicuro e, tenuti a bada gli zombie che ogni tanto tentano un debole assalto, Rick e gli altri stanno rimettendo in sesto qualcosa che somiglia alla fattoria dove abitavano qualche tempo prima. Ovviamente il pericolo è sempre in agguato e, questa volta, dall’interno …
Splendido inizio di stagione: il Governatore, figura inutile e dannosa, più per la trama che per il gruppo, non c’è (almeno nel primo episodio). Il gruppo, ora più numeroso grazie alla nuova politica di accoglienza, è al sicuro nella prigione, ma un’epidemia molto pericolosa si diffonde tra le mura. Ricomincia, quindi, l’esplorazione dei centri abitati abbandonati alla ricerca di medicinali e, come sempre, di cibo e armi.
Se le esplorazioni creano nuove interessanti situazioni, in cui gli zombie sono protagonisti come meritano di essere, è anche vero che il bel gioco dura anche troppo poco e, nemmeno il tempo di riprendere ad apprezzare la serie, che ecco sbucare, dalle viscere del suo inferno personale, l’insipido Governatore, pronto a consumare la sua noiosissima vendetta. Immaginiamo non sia un grande spoiler (che sarebbe tornato lo immaginavamo tutti), ma l’unico aspetto interessante a lui legato è il cliffhanger di metà stagione, che ha portato la produzione a qualche mese di pausa. Poi, il grande ritorno nel nulla più totale, solo episodi riempitivi in sequenza nei quali, per risparmiare, ci sono anche solo 2 protagonisti o, addirittura, nessuno, se non per qualche attimo.
Per cercare di mettere del sale nella trama, ecco sparpagliati qua e là alcuni elementi di mistero: qualcuno nutre gli zombie con dei topi da dentro la prigione e qualcuno ha ucciso due persone ammalate nel braccio di isolamento. Dove finiranno questi succulenti enigmi? Nello scarico, manco a dirlo. Tentate patetiche riflessioni sulla fine del mondo, ormai dal sapore grottesco, gli sceneggiatori scopiazzano a man bassa la letteratura distopista (in un episodio Rick e Carl sono palesemente padre e figlio di McCarthiana memoria), senza alcun successo. Ma gli zombie sono sempre gli zombie.
mi sa che non c’hai capito una mazza di questa serie. Mollala va’!
Visto che è una serie a cui tenevo molto, mi piacerebbe non averci capito niente. Però io ho spiegato in dettaglio cosa c’è che non va, mentre tu ti limiti ad esprimere un’opinione. Motivala e spiegati, sono lieto di leggerti.