THE SLURP – GLI STRANI SUPEREROI di Simone La Rocca
Gli strani supereroi presentati da Simone La Rocca nel suo The Slurp [2009] non sono qui per salvare il mondo in maniera canonica, ma per scapicollarsi grottescamente nel tentativo di portare a termine una missione ancora più oscenamente nonsense della loro stessa esistenza.
The Slurp – gli strani supereroi è un film a quattro episodi, ognuno dei quali vede impegnato proprio uno di questi “risaputi” salvatori dell’umanità nella propria personalissima epopea quotidiana: comincia Rockman, supereroe di quelli “con mantello incorporato”, che dovrà salvare una piccola comunità contadina dal ritorno in terra di una pericolosissima mummia, risvegliata da due incauti zotici dal suo sonno millenario. L’orecchio di Rockman, fortunosamente supportato da un enorme ripetitore, riesce a captare i segnali di pericolo e ad intervenire prima di lanciarsi in una lacrimevole interpretazione del Rock Billy Boogie di Robert Gordon.
Il secondo Slurp che ci viene presentato è il Barone: spiantato del titolo e prosciugato dei suoi averi, il nostro nobile decaduto ha ormai un solo desiderio … quello di diventare un genio del crimine. Ma come ogni “eroe” che si rispetti, il nostro Barone ha anche un acerrimo nemico, il Pirata. Mentre il Barone sta per compiere il suo primo grosso piano criminoso, minacciando la popolazione locale di far saltare in aria il ponte sopra la diga, il Pirata entra in scena per dar filo da torcere al nemico più caro.
Si continua con Il meccanico: ecco un bambino, con l’unico sogno di diventare, da grande, un meccanico, si darà da fare, in tenera età, per mettere a soqquadro la vita della sua cittadina e quelle di due gruppi [uno di corridori e uno di briganti], giunte loro malgrado nei suoi dintorni. A conclusione Paranormal Detective, dove un gruppo di investigatori del paranormale dovranno scovare un covo di ex-alieni sobillatori.
The Slurp è un lungometraggio nato per gioco, che riesce a coinvolgere al suo interno, nel ruolo di attore, anche Sigaro [cantante del gruppo musicale Banda Bassotti], e come gioco va valutato, senza perdere d’occhio il fatto che, dichiaratamente per motivi di no-budget, il film è girato in b/n e senza l’utilizzo del sonoro. Un film muto, quindi, che va a rispolverare le didascalie esplicative di battute e descrizioni dalla tradizione arcaica del cinema, agglomerando il tutto con una soundtrack che pesca nel rock-punk anni ’50 e nella musica classica, rimanendo ancorato alla scena tramite l’inserimento di alcuni rumori di fondo, e dell’utilizzo, in alcuni casi, diegetico delle canzoni.
Assolutamente nulla di serio o impegnato, girato in maniera divertita e scanzonata, libera [anche nel male], come personale rielaborazione del cinema muto, carico, per certi versi, di satira verso i fumetti, il cinecomix e altre forme di avventure cinematografiche, per arrivare alle commedia slapstick.
Regia: Simone La Rocca
Con: Gianpaolo “Picchio” Picchiami, Angelo “Sigaro” Conti, Aldo Santarelli, Piero Gatta
Sceneggiatura: Simone La Rocca
Produzione: Ghost Film
Italia, 2009