TERROR AT ORGY CASTLE – Zoltan G. Spencer
Messe nere e orge invocanti il demonio sono il piatto servito ad una giovane coppia. Una stravagante contessa, un gobbo dal malefico cipiglio, un castello abbandonato e tante tette al vento il contorno. Cosa chiedere di più?
Trash all’ennesima potenza diluito in appena sessanta minuti, questo è TERROR AT ORGY CASTLE. Diciamo pure che di “terror” c’è ben poco, mentre a livello di erotismo l’offerta è sicuramente maggiore (diciamo che occorre accontentarsi di questo dato che non vi è altro). Siamo dalle parti di ORGY OF THE DEAD, per cui attori che probabilmente non hanno mai ricevuto un copione e si trovano ad improvvisare (un po’ come succedeva nella commedia all’italiana), diverse fanciulle disinibite che fanno mostra di se mentre gli attori le guardano in modo inebetito.
Un pizzico di pseudo-satanismo giusto per dare un perché alla storia, una voce narrante (quella del giovane arrivato al castello con la ragazza) che sopperisce l’assenza di dialoghi e di musiche e poco altro. Da notare come anche i set sono stati riciclati dal precedente Dr. Terror’s Gallery of Horrors, insomma un B-movie realizzato con un budget veramente ridicolo e con un certo senso di spudoratezza dato che le scene erotiche sono un gradino sopra il soft-core che normalmente caratterizza questo tipo di film.
Nonostante tutto TERROR AT ORGY CASTLE gode di un certo fascino che riporta alla mente i comics anni ’60/’70 come OLTRETOMBA, JACULA e molti altri. Chi preme il tasto play sa a cosa va incontro.