STRANGE DARLING – J.T. Mollner
Nelle campagne dell’Oregon, precisamente a Hood River, troviamo una giovane coppia intenta a scambiarsi effusioni amorose in macchina. Una storia come tante, due ragazzi come tanti, che si sono conosciuti una sera, magari in un locale, e, complice anche un po’ di alcol, hanno cominciato a flirtare in macchina, discutendo se sia il caso o meno di portare la loro conoscenza a un livello successivo, vale a dire dentro a un letto.
La ragazza sembra avere il controllo della situazione, portando avanti con l’uomo un gioco a metà tra il rischio e la seduzione, tra il lecito e l’illecito. Ella, infatti, gli fa notare quanto sia rischioso, per una donna, il passo che sta compiendo, per cui decide di fargli la domanda: “Sei un serial killer?” Il gioco va avanti nella camera di un motel, con una vera e propria messa in scena.
Vale a dire una richiesta di lei di interpretare dei veri e propri personaggi, ovvero lei nel ruolo della vittima e lui del carnefice, con tanto di scena di breath control, che non dispiace agli amanti del genere!
Strange Darling è un film di genere (slasher), ma è soprattutto l’opera prima di J.T. Mollner, che ha una visione molto chiara sia del “genere” che della trama che il film deve seguire.
Il film è stato suddiviso in capitoli, ma l’ordine degli stessi è stato modificato molto intelligentemente dal regista, in modo da disorientare lo spettatore.
La trama, infatti, percorsa in un ordine cronologico normale (quello in cui è stata scritta inizialmente) sarebbe molto semplice, quasi banale, ma scambiando l’ordine degli addendi, la somma cambia eccome, in questo caso. Non è solo la trama a essere ben chiara nella mente di Mollner, ma anche i riferimenti cinematografici di genere a esserlo.
All’interno di Strange Darling potrete sbizzarrirvi a ritrovare il cinema di Tobe Hooper, quel tocco di sano girl power alla Tarantino e, ovviamente, anche la sua divisione in capitoli, che ha fatto scuola. Parliamo di un film girato interamente in 35mm e anche questo contribuisce a dargli quel sapore nostalgico che i feticisti del genere potranno apprezzare.
Film come questo, che sono in sé molto semplici, hanno bisogno di una scrittura molto intelligente e lucida, ma soprattutto, per quanto riguarda i personaggi, essi devono essere caratterizzati da contorni molto ben definiti e, perciò, chi li interpreta deve essere talmente bravo da renderli credibili anche nelle situazioni più assurde. Senza svelare troppo sulla trama, sicuramente i due protagonisti, interpretati da Willa Fitzgerald e Kyle Gallner, sono stati all’altezza del ruolo e della drammaticità del caso.
Nel complesso, Strange Darling è un’ottima prova d’esordio sul grande schermo del regista statunitense e si fa perdonare alcuni piccoli difetti di scrittura.
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