SPIDER-MAN: FAR FROM HOME – Jon Watts
Dopo i fatti avvenuti in Avengers: Endgame la vita pare aver ripreso il suo corso naturale sulla Terra e Peter Parker deve dare tante risposte a molti interrogativi. I dubbi, per un ragazzo della sua età, sono già tanti, figuriamoci se poi parliamo di un super eroe che ha salvato la Terra dalla distruzione.
La cicatrice nella sua anima si è da poco rimarginata e l’eredità lasciatagli da Tony Stark è veramente pesante. Il dilemma generazionale rivive in lui e il mantra è sempre lo stesso “sarò all’altezza?”. La vita però è quella cosa che accade mentre noi facciamo progetti e ci pensa essa stessa a dare un senso alle giornate di Peter, che si divide tra i selfie con i fan entusiasti di Spider-man e del suo operato, qualche salvataggio e la sua vita ” in borghese” al di là dei riflettori con una cotta per MJ troppo difficile da dichiarare e una fiorente carriera scolastica da portare a termine.
Con tutto questo carico emotivo sopra le spalle quale momento migliore per andare in vacanza e staccare un po’ la spina?
Qui prende il via il tour europeo del nostro Spider-man di quartiere diviso tra Venezia, Praga e altre città e più lui tenta di fuggire dalle responsabilità, dai problemi più essi lo vengono a cercare ed esigono risposte. Sì, la maturità è quando smetti di farti domande ma cominci a dare delle risposte, avendo la pretesa di sbagliare e magari deludere qualcuno. Perché crescere significa fare delle scelte e molto spesso anche non scegliere è una scelta. Una nuova minaccia pare profilarsi all’orizzonte, esseri noti come gli Elementali minacciano la Terra da un universo parallelo e Spider-man deve collaborare con Nick Fury per cercare di debellare questa oscura minaccia. Non è solo. Un altro eroe si affaccia nel MCU, il suo nome è Mysterio e ha già subito l’attacco degli Elementali nella Terra del suo universo. perciò vuole scongiurare la disfatta del pianeta natale di Peter.
Spiderman: Far from home ha come punto di forza proprio la ricerca di maturità di Peter Parker dopo la dipartita di Tony Stark, il suo senso di smarrimento senza un mentore. Un altro punto di forza è il recupero di una dimensione più semplice, oserei dire quasi “terrestre” dopo i fasti di Avengers: Endgame che avevano allontanato un po’ troppo lo spettatore dalla dimensione umana dei nostri beniamini.
Spiderman: Far from home riporta il baricentro sulla Terra e sull’uomo, getta spunti di riflessione su tematiche attuali come i social e il loro utilizzo molto spesso scorretto. In questi anni si è dibattuto molto sui film del MCU e, nel bene o nel male, sull’esistenza dello stesso. Comunque questi film lasciano riflettere su noi stessi, sull’evoluzione del mondo e dei suoi gusti, sulle tendenze ma anche su mostri, paure e ansie dell’essere umano. Andando oltre la patina made-in-Marvel/Disney, l’uscita cadenzata nel corso degli anni di questi stessi film ci consente di cogliere uno spaccato del costume della nostra società in continuo aggiornamento. Il tutto sotto una lente implacabile che ci permette di vedere non solo l’evoluzione dei super-eroi, ma anche di noi stessi.
Tag:Cobie Smulders, Jon Favreau, Jon Watts, Marisa Tomei, Samuel L. Jackson, Spiderman far from home, Spiderman far from home recensione, Tom Holland, Zendaya