SPACEMEN – Antonio Margheriti
La stazione spaziale BZ-88 è un avamposto terrestre visitato dal giornalista Ray Peterson, approdato nello spazio per raccogliere dati sulla vita degli uomini che vivono nello spazio e scriverne un articolo. George è il comandante della stazione che non vede di buon occhio il giornalista ma la sua attenzione viene calamitata dall’astronave Alfa 2. Dopo la morte dell’intero equipaggio, infatti, il computer di bordo mantiene in vita l’astronave che sta pericolosamente virando verso la terra.
Peterson si offre per salvare la situazione ma lo scenario diventa rovente in quanto il tempo a disposizione del giornalista è minimo non solo per poter raggiungere l’Alfa 2, ma anche per poterne fuggire subito dopo.
Il secondo vero film di fantascienza italiano, arrivato dopo La morte viene dallo spazio di Paolo Heusch del 1957, il primo film di Antonio Margheriti rappresenta una scommessa non solo del cinema italiano, ma anche per se stesso. Sono anni durante i quali sembra improponibile affrontare determinati budget come quelli richiesti dal genere fantascientifico, specialmente in Italia dove il budget medio non è comparabile a quello degli Stati Uniti. Con giusto 50 milioni di lire, Margheriti raccoglie le idee, si trascina con tanta pazienza e devozione verso il lavoro artigianale e confezione in appena venti giorni una pellicola fantasiosa.
Tanti temi affrontati da Margheriti verranno ripresi più avanti da altre pellicole (da 2001 Odissea nello spazio a Guerre Stellari), mentre con Spacemen iniziano a delinearsi quei generi che verranno toccati dal regista nel corso degli anni, partendo dal western ed arrivando all’avventura. Vedere oggi i modellini utilizzati da Margheriti fa sorridere, ma pensare alle ore spese per creare i trucchi non solo dona un sapore nostalgico, ma anche lascia trasparire una passione innata. Dialoghi pomposi alle volte fanno perdere la credibilità del film, ma la linea avventurosa preme costantemente contro lo schermo coinvolgendoci nella corsa contro il tempo affrontata da Ray. Imprescindibile opera del genere.
VOTO: 7.5/10
Regia: Antonio Margheriti
Cast: Gabriella Farinon, Rik Van Nutter, David Montresor, Archie Savage