SLEEP DEPRAVED – Gabriele Toresani
127 giorni di insonnia. Povero Dario, disturbato nel sonno dal bambino appena nato, passa i giorni (e le notti) in uno stato di semi incoscienza alternato a stati di micro-sonno che ben poco lo ristorano. Il bambino piange in continuazione, Dario vede la sua vita stravolta, ha problemi nei rapporti con la moglie e risulta lavorativamente inconcludente.
Più volte ripreso, portato all’esasperazione arriva a desiderare la morte del figlio. Durante quei brevi flash in cui riesce a dormire, sogna di tornare in una casa avvolta nel silenzio, di vedere la moglie curata e sexy … sporca del sangue del bambino. Si può essere così bastardi da uccidere un bambino, il proprio bambino? Esiste una persona in grado di farlo davvero?
Girato in pellicola e prodotto dalla Civica Scuola di Cinema di Milano, Sleep depraved, scritto da Stefano Lazzati, riesce ad utilizzare ingranaggi che lo fanno funzionare, grazie anche ad una più che buona interpretazione del protagonista. Ma l’ensamble si regge soprattutto grazie all’opera di Gabriele Toresani che già con Two: Home e Sick aveva dimostrato di poter fare molto. Un lavoro registico competente, quindi, capace di mescolare immagini reali e oniriche, irrorando sensazioni di vertigine, le stesse sentite dal protagonista, e violentando la psiche dello spettatore con quanto di più delicato esiste per l’animo umano.