ROSE – Jesús Orellana
In un affascinante scenario post-apocalittico fatto di polvere, macerie e distruzione, la cyborg Rose si risveglia, programmata per generare nuova vita sul pianeta. Per portare a termine la missione, dovrà fare i conti con una coppia di letali nemici e ingaggiare un combattimento senza esclusione di colpi.
Il cortometraggio Rose, ideato e realizzato dal giovane artista Jesús Orellana, si fa notare nel corso di numerosi film-festival in giro per il mondo, fino ad attirare l’attenzione di Hollywood e della 20th Century Fox. Non è difficile immaginare i motivi di un tale successo: scenari cupi estremamente curati e d’impatto, ritmo sostenuto, musiche che accompagnano le immagini alla perfezione e soprattutto una narrazione di una vicenda per nulla scontata, che spinge volenti o nolenti a riflettere, ponendosi delle domande.
Rosa, ad una prima occhiata disattenta, può sembrare l’ennesimo manifesto dell’eterna lotta tra il bene e il male. Ma non è così. Gli androidi dagli occhi rossi non sono necessariamente cattivi, sono parte di un disegno, di un processo obbligatorio affinché Rose si trasformi in nuova vita. Rosa ci mostra malvagità, coraggio, fatalità, accanimento, crudeltà, paura, desiderio, ma Madre Natura è tutto questo … un eterno ciclo di vita e di morte.