Written by Giulio De Gaetano
Il silenzio di una stanza, tre amici seduti intorno ad una tavoletta Ouija, un esperimento portato avanti quasi per gioco e una casa semi diroccata che li avvolge in un profondo nero. Quello che volevano fosse un gioco diviene rapidamente una trappola dove le pedine diventano loro e il boia è un essere richiamato dai più profondi anfratti.
Una fotografia in bianco e nero caratterizza questo mediometraggio di circa 40 minuti di Stefano Bianchi, scelta da una parte voluta per donare una patina vintage alla pellicola, dall’altra dovuta per evitare i soliti enormi problemi di fotografia, legati ad un no-budget movie. Quest Rebirth sorprende per sce lte registiche assolutamente non banali, montando le scene con professionalità e cercando di dirigere gli attori al meglio.
Certo, le limitazioni risiedono sempre nella limitatezza dei mezzi e nel cast non composto da professionisti, tuttavia il lavoro di Stefano Bianchi, si piazza oltre una spanna sopra lavori amatoriali simili. Peccato per l’eccessiva durata, non giustificata da una trama che si sarebbe potuta risolvere nella metà del tempo. Vincitore al ToHorror 2007.
Posted in Horror by Giulio De Gaetano on gennaio 25th, 2013 at %H:%M.