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RAVENNA NIGHTMARE FILM FESTIVAL 2008 – Report

Written by Giulio De Gaetano

Come potevamo perderci uno degli eventi orrorifici più importanti in Italia? La redazione si è presentata compatta in quel di Ravenna, pronta ad assistere ad una carrellata di film che, dobbiamo dire, non hanno deluso le aspettative. Ovviamente non tutti i prodotti potevano godere di un feedback positivo, vuoi per gusti personali vuoi per effettiva realizzazione non esaltante, ma ci sono state pellicole che all’unanimità sono piaciute a tutti (Eden Lake e Frontiers). Ecco quindi, come avvenuto per il report del PesarHorrorFest, una carrellata di recensioni (Frontiers, Eden Lake, Plague Town, The Disappeared, Bad Biology), interviste (Xavier Gens e Ruggero Deodato), fotografie, video ed impressioni raccolte da: Paolo, Mari, Giulio e Valentina. Vi lascio al report e, come sempre, ogni commento è gradito!

GIOVEDI 30 OTTOBRE
I soliti impegni lavorativi hanno impedito a ognuno di noi di partecipare prima di Giovedì alla rassegna cinematografica, per cui un rapido incontro alla stazione di Bologna ha dato il via al viaggio. Con Paolo Corridore non ci si era ancora incontrati e il primo confronto è stato subito esplicativo di quale strada avremmo imboccato nei giorni a venire … mentre lo attendevo in stazione vedo un individuo avvicinarsi e domandare “Ma sei tu?” al che, riconoscendolo per via della barba incolta, non posso che presentarmi, se non ché il secondo commento è “Ma sei totalmente diverso dalla foto (del myspace ndr)!” … ebbene, se così fosse stato, come avrebbe fatto il prode redattore a riconoscermi? Lasciando questi interrogativi fluttuanti nell’aria, l’arrivo di Valentina porta la redazione a salire sul treno e dirigersi verso Ravenna.

Purtroppo arriviamo nel bel mezzo della proiezione di Hush di Mark Tonderai e così si è “costretti” ad affogarsi nel dispiacere … andando a mangiare! Superata la fase preparatoria iniziale eccoci catapultati dentro la sala per assistere alla retrospettiva “Animal Attack!” con il classico The incredibile shrinking man (infelicemente tradotto in italiano: “Radiazioni Bx – distruzione uomo“) diretto dal grande Jack Arnold nel 1957, ricordato sia per gli ottimi effetti visivi di rimpicciolimento del protagonista sia per il monologo finale: una disquisizione sul significato dell’esistenza.

La serata cinematografica termina qui, quella ludica inizia nello stesso istante con me e Valentina che bussiamo al finestrino di sconosciuti partecipanti al festival per raggranellare un passaggio in automobile. Dentro la macchina ci si ritrova casualmente con uno degli attori di Hush, con l’operatore della cinepresa di un canale di fantascienza americano oltre che con l’addetto ai sottotitoli della sala dove avvengono le proiezioni, con destinazione un pub del centro di Ravenna. Sottolineo ancora una volta il piacere di trovarsi in compagnia di persone gentili e disponibili come tutta la troupe inviata, chi sta dietro le quinte del RavennaNightmareFilmFest, ma anche artisti incontrati in altri festival (Michele Pastrello ed Eleonora Bolla). Qui intorno trovate delle fotografie anche della serata/nottata.

VENERDI 31 OTTOBRE
La giornata di venerdì si prospetta lunga ma, dato che gli eventi del festival cominciano nel pomeriggio, un tour per la città di Ravenna (con simbolica visita alla tomba di Dante) diventa necessario, con annesso test gastronomico di cui è possibile chiedere in redazione un report apposito!

Ci si trascina sino al pomeriggio dove la rassegna “Animal Attack!” si ripropone con Them! (noto in Italia come Assalto alla terra), film diretto da Gordon Douglas nel 1954 che vede una colonia di formiche diventare di proporzioni ciclopiche a causa di una contaminazione causata da una esplosione atomica. Dal New Mexico le formiche giganti si spostano sino a Los Angeles seminando morte e distruzione, sinché l’uso del lanciafiamme inizia a placare l’ondata.

Continua il Concorso Internazionale con l’americano Plague Town, prima cocente delusione dovuta più che altro alla pretesa di voler assaporare atmosfere care al passato (anni ’80) senza imporsi lo spirito dell’epoca, come per esempio nel recente Hatchet. L’arrivo a Ravenna di Mari serra le fila della redazione, ed il nuovo “acquisto” della redazione si trova subito immerso nelle dinamiche di Frontiere(s) di Xavier Gens, film che impone un preciso schieramento: o piace o no. Questo perché i molti riferimenti possono essere letti come mere scopiazzature così come interessante citazionismo.

Chiude la serata Dead in three days 2, diretto dall’austriaco Andreas Prochaska che avrebbe dovuto presenziare al festival ma per arcani motivi non si è visto. Il film verte sulla giovane Nina, scampata ad una strage avvenuta un anno prima, chiamata dalla sua migliore amica di allora per farla tornare in città ed aiutarla ad affrontare un non precisato pericolo incombente. Il richiamo della (piovosa) notte di Halloween ci ha estirpati dalle sedie della sala (e quindi dalla visione di quest’ultimo film) per condurci verso locali la cui atmosfera ci ammaliava come il canto delle sirene per Ulisse (tutto questo per ammettere che ce la siamo svignati con una certa grazia!).

Dopo la permanenza nel primo locale, gli intricati labirinti creati dalle segnalazioni stradali della città emiliana ci hanno permesso di godere di una nottata alternativa, dispersi in pieno centro cittadino sotto una pioggia sferzante … ma questa è un’altra storia.

SABATO 1 NOVEMBRE
Una sonnolenza profonda ci accompagna sino alla pomeridiana intervista con il simpaticissimo Xavier Gens, che si aggira sempre con gli occhiali da sole e, domandandogli il perché, ci svela che durante le riprese di un nuovo film un trucco che prevedeva una esplosione con relativo schizzo di sangue non ha funzionato bene, visto che i getti di sangue l’hanno colpito direttamente negli occhi. Data la disponibilità del regista a rispondere a delle domande sul suo film la sera prima dopo la proiezione di Frontiere(s), abbiamo preferito improvvisare una conversazione generale che tocca sia il cinema (da quello francese a quello italiano), sia la politica (leggete il suo parallelo tra Berlusconi e Sarkozy), sia il gossip (Carla Bruni e dintorni), il tutto condito da un sano humour.

L’intervista con Gens dura decisamente più del concordato proprio a causa delle tante divagazioni, siamo così costretti a rinunciare all’intervista con Valerio Evangelisti. Recupereremo il prima possibile.

Continua il Concorso Internazionale con The Disappeared, film incentrato sul dolore dopo la sparizione di una figura familiare, che lentamente rallenta il suo impeto iniziale con uno sviluppo della trama non originale ed un finale alquanto inconcludente visto che non si capisce fino all’ultimo il vero messaggio che il regista, Johnny Kevorkian , ha voluto imprimere. Di tutt’altro livello è il successivo Eden Lake, violento e diretto, supportato da un sottointeso socio-culturale (la violenza giovanile nell’Inghilterra di oggi) che lo impreziosisce maggiormente. Al di là di qualche caduta di tono, un film che spero sarà possibile vedere presto nei cinema italiani. La sorpresa del festival.

Purtroppo la successiva proiezione, Donkey Punch, è saltata perché al rientro in sala non c’era posto né sulle poltrone né sugli scalini (dove già ci si era spezzati la schiena durante la visione di Eden Lake). Peccato, perché la trama preannunciava un accattivante film inglese. Visto l’inatteso imprevisto ci si reca nel reparto approvvigionamenti in compagnia di tre amici appassionati di horror (Federica, Teo e Andrea). Sazi e (di conseguenza) soddisfatti torniamo in sala per la Cerimonia di Premiazione che chiude il festival. Potete vedere nel seguito diversi video e foto che immortalano le fasi salienti della premiazione dove la giuria, composta dai registi Ruggero Deodato e Simon Rumley e dal produttore Marco Morabito, ha premiato:

- Anello d’Oro al Miglior Film Lungometraggio a:
FRONTIERE(S) di Xavier Gens
Per l’inedito sviluppo narrativo che prendendo spunto da un’insurrezione politica si trasforma in una fuga verso l’horror, e per la maestria della direzione che tiene il pubblico in una morsa tensione epidermica.

- Menzione Speciale a:
EDEN LAKE di James Watkins
Per l’eleganza e la forma con cui ci mostra una tematica così delicata, narrandola attraverso il vero orrore senza essere il classico horror movie.
THE DISAPPEARED di Johnny Kevorkian
Per l’atmosfera, il senso di inquietudine e la scelta particolarmente riuscita dell’ambientazione di una Londra inedita e per la delicata interpretazione del giovane protagonista Matthew.

- Anello d’Argento al Miglior Film Cortometraggio a:
LAS HORAS MUERTAS di Hartiz Zubillaga
Per essere riuscito in pochi minuti a trasmettere una profonda intensa tensione e per aver omaggiato il cinema di Sergio Leone senza tradirlo.

na disquisizione. Terminata la chiacchierata si torna in sala giusto per assistere alle strampalate sequenze finali del folle Bad Biology, deviato, ironico e (volutamente) trash.

Chiude la rassegna il classico di fine anni sessanta The valley of Gwangi, diretto da Jim O’Connolly ed incentrato su un animale preistorico che torna nella valle dove sono presenti altri suoi simili, per essere braccato da alcuni cowboys che lo vogliono come principale attrazione di un circo itinerante. Si abbassa così il sipario sulla manifestazione.

Anche stavolta le considerazioni da trarre sarebbero tante, vuoi per gli spunti saltati fuori durante le interviste, vuoi per la diretta visione dei film; tuttavia preferirei lasciare ad ognuno di voi la possibilità di scrivere i propri pensieri derivati dalla lettura dei molteplici articoli. Di sicuro si può dire che la notevole affluenza (si è registrato praticamente per tutti gli spettacoli il tutto esaurito) dimostra che la manifestazione ha goduto di un ottimo feedback, nonostante (o proprio per questo?) si trattasse spesso di pellicole violente ed estreme.

Ringrazio la redazione (Valentina, Paolo e Mari) e l’ufficio stampa del RavennaNightmareFilmFest per la collaborazione e la disponibilità (a livello sia pratico che “umano”), e vi do appuntamento al prossimo festival, nella speranza di incontrare come stavolta (simpaticissimi Teo, Andrea e Federica!) chi legge. Grazie.

Posted in Festival by Giulio De Gaetano on novembre 1st, 2011 at %H:%M.

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