RADIO KILLER 2 – Louis Morneau
Tre ragazzi, tra cui due sorelle e il compagno di una delle due, si stanno dirigendo a Las Vegas, dove i due sposini contano di consumare il loro addio al nubilato e celibato. Nel tragitto incontrano un ragazzo conosciuto su myspace dalla sorella single, che si unirà a loro. Durante la corsa la macchina si rompe e i quattro saranno costretti a “prenderne in prestito” un’altra dalla casa più vicina. Non sanno, però, che essa appartiene ad un feroce serial killer che per vendicarsi li costringerà a giocare una partita mortale.
L’ultimo film del pessimo Louis Morneau è, come da tradizione, un blando e mal fatto B-Movie della peggior specie. Ci sarebbe ben poco da dire oltre a questo, ma dato che voglio bene ai lettori cercherò di analizzarlo in modo più profondo, sperando di convincervi a non guardare questo noioso ammasso di inquadrature.
Come si fa nel 2009 a proporre un soggetto così trito e ritrito, mangiucchiato, sputato e ingoiato nuovamente come questo? Resterà per sempre un mistero dato che da circa quarant’anni soggetti del genere vedono ancora la luce riscuotendo, per giunta, sempre meno successo. Direte voi che i film sui serial killer non potranno mai essere troppo originali, in quanto quello che fanno questi individui è sempre e solo cacciare e uccidere. Invece, cari lettori, vi sbagliate. Come il buon Cody McFayden è riuscito a dare nuova linfa vitale allo stesso genere su carta, non è detto che non sia possibile riuscire a fare la stessa cosa su celluloide.
Oltre alla poca originalità, gli sceneggiatori James Robert Johnston e Bennett Yellin creano ridicole coincidenze che rendono il film involontariamente grottesco. Per giunta cercano di dare una spruzzatina di umorismo nero, fallendo miseramente anche con questo tentativo, in quanto i risultati sono eccessivamente blandi per essere divertenti.
Passiamo all’aspetto tecnico: Morneau è ciò che di più televisivo abbia mai visto, di una pochezza registica a dir poco disarmante che è meglio passare oltre. Inquadrature tutte uguali, spesso inutili e nemiche della continuità visiva sono il biglietto da visita del regista. La fotografia ed il montaggio si attestano sulla stessa qualità: pessimi. Come se non bastasse, a chiudere il cerchio dell’aspetto tecnico ci pensa un edizione dvd davvero poco curata con una qualità, sia audio che video, di basso livello.
Del cast si salvano (ma neanche tanto) solamente i due protagonisti maschili. Le controparti femminili, oltre ad essere piuttosto irritanti, sono talmente stereotipate da suscitare spesso una risata, distruggendo così quella poca (pochissima) suspance creata durante il film. Ma il punto più basso lo si raggiunge con l’antagonista, a dir poco ridicolo, mal caratterizzato e con il doppiaggio, già di per sè scadente, peggiore del film.
VOTO: 2.5/10
Regia: Louis Morneau
Sceneggiatura: James Robert Johnston, Bennett Yellin
Con: Nicki Aycox, Nick Ziano, Kyle Schmid, Laura Jordan, Mark Gibbon, Krystal Vrba
Anno: 2008