QUELLA CASA NEL BOSCO – Drew Goddard
Cinque ragazzi decidono di farsi qualche giorno di puro relax in una bellissima baita di montagna al di là del traffico e dello stress della vita di tutti i giorni, ma non immaginano neanche lontanamente che cosa si nasconde all’interno di … Quella casa nel bosco.
Il classico film horror stile 80′s avranno affermato gli attori una volta lette le prime righe della sceneggiatura di Quella casa nel bosco (The cabin in the woods in originale), ricolmo di troppi stereotipi trademark del genere, a cominciare dai protagonisti, veri e propri simulacri di americano medio nelle sue molteplici sfaccettature: c’è il palestrato (Chris Hemsworth), la bellona stupida e rigorosamente (non ve la prendete con me!) bionda (Anna Hutchison), la donna l’intellettuale (Kristen Conolly) che deve perdere (forse) la verginità con l’uomo intellettuale,vergine anche lui (Jesse Williams), il fattone (Fran Kranz) sempre con una canna accesa in mano e maxi esperto di cospirazionismo, ufologia e altre stranezze in puro stile controcultura. Insomma la fauna ruggente dello slasher non manca.
Vengono addirittura sospinti a più non posso cliché in fase di sceneggiatura, abilmente deprecati da Wes Craven nello stesso Scream, grazie a frasi del tipo “ … dividiamoci, che è meglio!” Detto questo, cosa avranno trovato di particolare gli attori che hanno accettato di interpretare la prima fatica di Drew Goddard, scritta a quattro mani insieme al fido Joss Whedon? Vi basti sapere che la realtà tratteggiata non è quello che sembra e che Quella casa nel bosco si rivela come capolavoro che, in novantacinque minuti, assesta una decisa stoccata a tutti gli slasher o horror che avete visto negli ultimi dieci anni per originalità, ritmo e, soprattutto, per ironia. Aspetto quest’ultimo in altri film spesso cascante in un demenziale fuori luogo, ma che qui viene esaltato con una pulsante nera linea di black humor.
Raccontare troppo della trama sarebbe un peccato capitale, significherebbe rovinarne la visione costruita mosaico dopo mosaico sino alla fine, per cui volontariamente non aggiungiamo nulla. Quella casa nel bosco può essere definito come “film horror definitivo” o, perlomeno, pietra miliare da tenere in bella vista come termine di paragone con cui confrontarsi per tracciare lo stato di salute di un genere saturo. Passerà un bel po’ di tempo prima che mente umana possa partorire qualcosa al livello. È il caso di dirlo “buona visione e passate parola …”. Uscita italiana, dopo molteplici rinvii, schedulata il 18 maggio 2012.