PROTEGE – Derek Yee
Nick, dopo sette anni di affiancamento, sta per subentrare come nuovo mercante di droga al posto del malato Kwan, che da anni lo mantiene come il suo protetto. La sua vicina di casa e la piccola figlia bussano alla porta e per lui un nuovo mondo si dischiude.
Nick è un infiltrato della polizia in missione da sette anni, un uomo che ha fatto tabula rasa della propria vita per immergersi nella melma oscura del traffico di droga. L’avvicinamento della donna e il sorriso della bimba sembrano riportarlo verso la realtà, verso una vita nuovamente degna di tal nome ma, ancora una volta, la droga stessa diventa portatrice di disperazione attraverso la devastata figura della donna. Solitudine e senso di vuoto che Nick (ri)vive per comprendere quanto l’eroina sia lenitiva e non punitiva.
Protege si rivela un thriller dalle tinte noir che ben tratteggia il degrado e il senso di onore/amore/odio che attraversano il poliziotto infiltrato e il suo protettore. Sentimenti ben in mostra a discapito di una azione più pacata rispetto ad altri titoli del genere, ma questo non è un neo, anzi mostra freschezza e vitalità di sceneggiatura. Solo l’annacquamento forzato legato ad una sorta di campagna antidroga tende ad ammorbare alla lunga, tuttavia Protege riesce a scorrere rapidamente, denso di significati e ricco di colore scuro … come quello delle pareti ammuffite che raccolgono la vita della giovane donna.