PIECES – Paolo Taddei
Una coppia cammina in un bosco, lei si allontana per un bisogno mentre lui la aspetta. Tra le foglie inizia a trovare delle dita ma preferisce fregarsene e continuare la gita con la donna. Una sottile inquietudine aleggia per il bosco ma quando decidono di tornare indietro un crepitio di rami schiacciati non cela una presenza che li scruta. Un individuo balza dal bosco e accoltella entrambi senza pietà, mozzando le dita alla donna.
PIECES racchiude in circa 7 minuti un esercizio di regia preparato da Paolo Taddei. Inutile dirlo, la trama è inesistente e un senso di incompiuto lascia l’amaro in bocca allo spettatore. Gli attori abbozzano delle battute giusto per dare un perché alla loro presenza (presentando una dizione insufficiente), le musiche sono scopiazzate da miriadi di altre fonti e l’assassino non è nient’altro che una persona con una felpa con cappuccio che gli avvolge il viso in un’ombra.
L’elemento di qualità è dato dal connubio regia e montaggio, decisamente sopra la media del genere, con giochi prospettici curati e telecamera poggiata a spiare la coppia che si addentra nel luogo che segnerà la loro morte. Paolo Taddei si dimostra un buon mestierante, aiutato anche da una buona fotografia, ma se si vuole considerare PIECES come qualcosa più di un test, allora si rischia di doverlo stroncare. Per essere un horror manca della necessaria tensione, per essere uno slasher manca della violenza assolutamente primaria in questo sottogenere (l’effetto in computer graphic dell’accoltellamento è pessimo, mentre durante il massacro della donna mancano l’efferratezza e il senso di realismo fondamentali in contesti come questi). Attendiamo Taddei con un soggetto forte in pugno, i mezzi tecnici ci sono.
VOTO: 4.5/10
Regia, montaggio: Paolo Taddei
Cast: Paola De Pierno, Paolo Taddei
Italia, 2011