FREE GUY – Shawn Levy
Avete presente quei videogiochi dove dovete picchiare, ammazzare, rapinare e avete la possibilità di fare ogni genere di nefandezza che nella vita reale non verrebbe consentita?
Avete presente quei videogiochi dove dovete picchiare, ammazzare, rapinare e avete la possibilità di fare ogni genere di nefandezza che nella vita reale non verrebbe consentita?
Per il traghettatore Frank (Dwayne Johnson) la vita scorre abbastanza tranquilla in Amazzonia, condita da parecchie bugie raccontate a fin di bene magari per spillare qualche soldo a qualche turista e al proprietario di qualche locanda.
Immaginate un contesto stile Fantasy Island (in Italia Fantasilandia), quella serie televisiva tanto in voga negli anni ’80 dove in ogni episodio uno o più protagonisti si calava nel bellissimo resort su un’isola misteriosa e paradisiaca dove, in qualche modo, avevano la possibilità di affrontare tutti i drammi e problemi personali.
Arriva sempre il momento in cui il passato torna ad esigere il suo tributo e molte domande dopo Endgame sono rimaste insolute. Sembra tutto un gioco perverso, una tagliente ironia quella del destino che subito dopo la fine della fase tre della Marvel, ci ha fatto vivere una pandemia mondiale dalla quale stiamo ancora faticosamente uscendo lottando con le unghie e con i denti.
Per Estella De Mon la vita è sempre stata tormentata fin da piccola. Non è stato facile per lei gestire quel patrimonio d’intelligenza, spropositato per una bambina della sua età, un talento che se messo a frutto in un ambiente adeguato e con le dovute cure le avrebbe consentito di diventare un qualcuno, in qualsiasi ambito.
Lo psicologo norvegese Finn Skårderud è convinto che ogni essere umano abbia una carenza di alcool di 0,5 per mille all’interno del proprio corpo e che, colmando questa cifra, l’essere umano possa liberare tutta la sua espressività e possa agire privo da pregiudizi e ansie. Teoria subito messa in pratica da quattro docenti di una scuola superiore a cui fa capo Martin (Mads Mikkelsen).
Esce nelle sale cinematografiche in Italia il 23 Luglio 2021, anziché il 13 maggio, per polemiche legate al doppiaggio di un personaggio transgender, Una donna promettente (A promising young woman) di Emerald Lilly Fennel. Una produzione quasi per intero “rosa” quella di questo film che tratta tematiche sempre più attuali vale a dire l’umiliazione perpetrata nei confronti delle donne e il pregiudizio riguardo la loro condotta morale.
Un’auto sballottata, un uomo e una donna dentro, poi il buio. Liam si risveglia senza alcun ricordo, sembra avere una strana “maledizione”(o “potere”?) che uccide chiunque gli si avvicini all’interno di un determinato raggio. Disperato cerca di allontanarsi da chiunque fin quando non scopre Jane e il suo “potere”.
Un avamposto sotto l’oceano il cui obiettivo è la perforazione del fondale marino, diventa luogo di incubo per un manipolo di persone nel momento in cui una esplosione li costringe a cercar riparo altrove. Ma trovarlo in un’altra piattaforma “poco” distante, mentre dalla profondità di quanto perforato sembrano comparire non amichevoli presenze … non sarà così semplice.
Nel corso degli anni e fin dagli esordi Christopher Nolan ci ha abituato alla sua visione di cinema, alla propria visione di intrattenimento ma anche alla propria visione del tempo.