LA RAGNATELA – Simone Vrech, Raffaele Serafini
“A volte la strada mi sembra il filo di una ragnatela. Gli angoli, tutti uguali. Noi, vestiti di silenzio. Ed io, che ad ogni curva perdo qualche cosa che non mi accorgevo di cercare.”
“A volte la strada mi sembra il filo di una ragnatela. Gli angoli, tutti uguali. Noi, vestiti di silenzio. Ed io, che ad ogni curva perdo qualche cosa che non mi accorgevo di cercare.”
Piccolo progetto divenuto in breve tempo oggetto di culto GAYNIGGERS FROM OUTER SPACE si snoda fra cultura gay, commedia demenziale, sci-fi e un esplicito omaggio al cinema blacksploitation degli anni ’70 tant’è che le musiche stesse ricordano le composizioni di Isaac Hayes.
Robert è in grado di distruggere tutti gli oggetti che si frappongono tra lui e il suo cammino facendoli letteralmente scoppiare e ben presto scopre che la sua capacità non si limita ai soli esseri inanimati. Se incontra una persona che non gli va a genio, Robert le fa saltare la testa.
Esperimenti bizzarri vengono portati avanti in una sorta di nuovo lager, con scopi bislacchi e metodi originalmente folli. Si cerca di far rivivere soldati nazisti o curare uomini dalla loro omosessualità, il tutto utilizzando corpi femminili come meri oggetti.
Lisa si trova dalla cugina Margaret in Germania, per portare avanti i suoi studi. Sopraggiunte le festività natalizie, le due ragazze decidono di tornare in Italia con un treno notturno, il Monaco-Verona. Due bruti, in seguito a una rapina e un rocambolesco inseguimento, finiscono sul medesimo treno. È l’inizio di un incubo che durerà tutta una lunga notte.
Due adolescenti iniziano a fare orrendi incubi dove vengono perseguitate nella notte da un essere ambiguo dotato di lunghi artigli metallici al posto delle dita, un maglione a strisce rosse e verdi e un cappello logoro. Quelle che all’inizio sembrano solo coincidenze muteranno tragicamente con l’assassinio inspiegabile di una delle due nel sonno. Dove termina l’incubo e inizia la realtà?
Una donna nuda in croce, il suo corpo violato mentre la pioggia battente cerca di lavar via il peccato. Corde strette capaci di stritolare sensi di colpa, inutili lacrime perse in ondate di doloroso piacere.
Mari Collingwood, figlia da poco diciassettenne di una tranquilla e agiata famiglia medio borghese, viene rapita insieme all’amica Phillis da una banda di maniaci omicidi. In un turbine di violenza e sevizie le due ragazze perdono prematuramente la vita, lasciando però i propri aguzzini ad un beffardo destino. Nel tentativo di celare le proprie tracce, la banda chiederà asilo all’ultima casa a sinistra, proprio dove i genitori di Mari stanno aspettando disperatamente il suo ritorno.
L’edizione 2011 del RIFF (Roma Indipendent Film Festival) tenutosi al cinema Aquila ha avuto una gradita risposta da parte del pubblico, merito anche delle firme prestigiose del panorama indipendente che vi hanno presenziato. Tanto attesa, alla sua seconda prova come regista e dopo il successo de Il bosco fuori distribuito dalla Ghost House Underground di Sam Raimi, è stata sicuramente la presenza di Gabriele Albanesi che ha presentato al Festival la sua ultima pellicola: Ubaldo Terzani Horror Show. Continue Reading…
La classica settimana bianca di tre amici su una splendida pista montana si trasforma presto in un incubo mortale. L’idea malsana di fare un’ultima discesa all’approssimarsi della chiusura degli impianti sciistici si rivela fatale per Dan Walker, Joe Lynch e Parker O’Neil. Il gruppo si prepara non solo a condividere una notte all’addiaccio, sospesi sulla seggiovia che avrebbe dovuto riportarli al loro campo base, ma anche a fare i conti con dubbi, risentimenti e ansie gravitanti intorno alla loro amicizia. Questo è Frozen di Adam Green Continue Reading…