BREAKING NIKKI – Hernan Findling
Un foro in una grata, unico spiraglio da cui poter trarre respiro e tentare di osservare il mondo esterno. È questo il destino a cui Devon ha ridotto una donna … Susan, la sua ex moglie.
Un foro in una grata, unico spiraglio da cui poter trarre respiro e tentare di osservare il mondo esterno. È questo il destino a cui Devon ha ridotto una donna … Susan, la sua ex moglie.
Un cimitero. Un uomo con un cappello da cowboy cammina con un mazzo di fiori. Uomini armati iniziano a scivolare tra le tombe in un paesaggio desertico. Il sole traccia una linea obliqua scintillando sulle pistole nascoste dai fiori, che in un gesto rapido sono gettati a terra … e gli spari rompono il silenzio.
Un giovane viene privato della sua libertà da due malviventi che lo rapiscono scambiandolo per l’erede di una ricca famiglia. Segregato e legato ad un letto in uno spazio scarno al di là di tutti i vizi e confort quotidiani egli avrà tutto il tempo per riflettere sul proprio passato, sugli sbagli e i rimpianti che compongono molto spesso la vita di ognuno di noi.
Una coppietta (Sarah e Jake) si apparta dentro una tenda, il terzo della compagnia (Dave) li lascia soli andando a raccogliere della legna. La foresta (ancora) illuminata dal sole sembra avvolgere in un morbido tepore i tre amici, fin quando l’aulica atmosfera viene spezzata da suoni e visioni che turbano Sarah sino a tramutarsi in presagi di morte.
Commedia acida, metropolitana; rielaborazione alcolica del mito di Burke&Hare [di recente rilavorato anche da John Landis nel suo Ladri di cadaveri, 2011], Bumba Atomika [2008], di Michele Senesi, è un film eccessivo, decisamente politically-uncorrect, dove la peggiore forma di violenza, quella compiuta con indifferenza, viene proposta come gioco scanzonato, proposito manageriale di giovani spiantati, eclettico modo per racimolare gli spicci quotidiani utili per non astenersi alla propria irrinunciabile dose di vino quotidiana.
Una dolce ma amara melodia accompagna gli avventori del The Night Song, un luogo senza tempo a metà tra un night e un teatro, un posto onirico dove ogni giudizio si arresta e ogni storia, anche la più macabra o bizzarra, può diventare una canzone. Questa è la canzone di Frank Amore, questa è La canzone della notte un film di Giovanni Pianigiani. Continue Reading…
Un dubbio mestierante come Anthony Spinelli ha diretto qualcosa come un centinaio di film nella sua lunga vita (terminata purtroppo in silenzio il 29 Maggio 2000), tutti più o meno porno o sexy (con titoli quali Princess Orgasma and the Magic Bed, Suckula o Revenge of the Pussy Suckers from Mars) specializzandosi anche in parodie a luci rosse dei grandi successi hollywoodiani come Batwoman & Catgirl o Pulp Friction.
Un uomo ferito in mezzo alla strada, un attimo che scorre via troppo velocemente, troppo … per poter reagire adeguatamente deviando da un beffardo destino. Brent inizia così un cammino sopra un filo sottile, incapace di decidersi se mantenere il baricentro o lasciarsi andare.
Una simpatica roulette sciamanica che rimanda a quel mitico scenario tossico, amplificato dalla grana della pellicola, dove la no-wave e le desolazioni messianiche di Jodorowsky si celano in una loggia criminale … mentre si cerca la verità nella purezza.
Pink Flamingos è il manifesto più estremo della cultura trash oltre ad essere il perfetto prototipo di cinema punk assoluto nella storia del cinema. Difficile rimanere indifferenti di fronte a questo variopinto campionario di bassezze che il regista John Waters ci propina con tanta disinvoltura.