Written by Luca Ruocco
Un’improvvisa quanto fulminea epidemia riduce l’intera popolazione mondiale in morti viventi, eccezion fatta per un gruppo di cinque giovani depressi. Il piccolo gruppo trova facile rifugio nei box di un parcheggio sotterraneo, mentre fuori il mondo continua a decomporsi. Come nella più classica delle tradizioni ma in maniera più che mai tediosa, l’improvvisato bunker diventerà presto mausoleo per alcuni dei sopravvissuti quando, senza rancore, i morti viventi riusciranno a trovare il modo di penetrarlo. Uno zombie-teenage-movie dal finale tragico-amaro.
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Written by Dottor Satana
Una donna guarda il foro di scarico del lavandino e grida terrorizzata: un topo? No. Un Ragno? Neanche. Un rosso, malefico pomodoro si agita nel lavello per poi rotolare sul pavimento in cucina, minaccioso, in direzione della sua vittima paralizzata dal terrore …
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Written by Giulio De Gaetano
Un povero viandante ha la pessima idea di fermarsi presso un Bed&Breakfast (anche se il “Bad” del titolo è più appropriato) gestito da un fantomatico David Gilmoure, nome che suonerà familiare a chi di voi è Pink Floydiano. Quest’ultimo è un logorroico, fastidiosissimo, losco figuro capace di ammorbare anche l’orecchio più paziente, come quello del viandante, sino ad indurre veri e propri incubi.
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Written by Luca Ruocco
Freak e Jajà si trovano in una terra di nessuno, senza data né tempo. L’uomo non abita più il pianeta. Solo qualche strano personaggio sopravvissuto appare raramente. I due protagonisti si incontrano ad una fermata del bus in mezzo al nulla, senza conoscersi. Il bus arriva, ma non si ferma. Era il bus che portava a Godot, il Dio che si è manifestato al di là della montagna sotto forma di sonorità musicale. Avendo perso il bus, Freak e Jajà decidono allora di cercarlo a piedi. Iniziano così un viaggio che farà loro incontrare i bizzarri personaggi che abitano questa landa.
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Written by Giulio De Gaetano
Un autolavaggio gestito dalla stravagante Ms. Johnson (Debbie Rochon), pin-up seminude ricolme di schiuma, automobili, una tavoletta ouija e un assassino – meglio noto col nome di “Chef” – fatto resuscitare in maniera alquanto bizzarra. Sangue (?), sesso (?) e … nient’altro.
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Written by Tony Northrup
Un ragazzo si sveglia in una stanza, seduto su una sedia di fronte ad un distinto signore che lo osserva da dietro una scrivania. Di fronte al ragazzo si trova un pulsante nero e sulla scrivania è poggiata una cartellina. Non sa dove si trovi, come ci sia arrivato o cosa voglia quell’uomo che ha di fronte, ma sta per scoprire cosa succede quando si è costretti a scegliere tra la vita e la morte.
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Written by Giulio De Gaetano
A pochi giorni di distanza dall’anteprima di The Museum of the Wonders, incontriamo il regista Domiziano Cristopharo - e vari nomi che ruotano intorno al film (Roberta Gemma, Elda Alvigini, Nancy De Lucia e Daniel Baldock) -, già al lavoro sulla pre-produzione (inizio riprese: Maggio) della sua terza opera cinematografica: BLOODY SIN. Sceneggiato da Cristopharo e Filippo Santaniello, il teatro dell’assurdo sta per aprire nuovamente i battenti, entrate voi che osservate con cipiglio le nudità che svolazzano sotto arazzi di tela, voi che nascondete gli occhi con le mani rugose quando la lama trafigge, voi che con ferocia scrutate un mondo tanto lontano quanto vicino. [Intervista curata da Giulio De Gaetano e Luca Ruocco]
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Written by Paolo Corridore
L’incursione di una donna misteriosa nella vita di Chon (Arak Amornsupasiri) gli causa incubi e visioni deliranti e sanguinolente. Questi è costretto a entrare in terapia per comprendere; per trovare risposte alle sue innumerevoli domande ma soprattutto per conoscere l’identità di quella donna tanto indecifrabile … e del suo altrettanto imperscrutabile carnefice. Continue Reading…
Written by Alessandro Redaelli
Perché mai due ragazzi dovrebbero cercare di uccidersi senza riuscirci, un invasione di polli ammazzare il demonio e losche figure blaterare senza senso e lanciarsi in citazioni senza capo né coda? Facile, perché un gruppo di ragazzi sta girando un cortometraggio sperimentale.
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Written by Luca Ruocco
Realizzato come prova finale del Corso di Specializzazione per un Approccio Professionale al Cinema “Fare un Film” 2010, Call me di Giuseppe Scionti si pone [e lavora per calare gli spettatori] nell’intersezione di due insiemi che potremmo chiamare “Realtà” e “Sogno”.
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