BRUSSELS FILM FESTIVAL 2012
Esistono davvero delle qualità comuni a quello che potremmo chiamare il “cinema europeo”? Possiamo affermare che esista un legame, un linguaggio comune tra le diverse realtà cinematografiche europee?
Esistono davvero delle qualità comuni a quello che potremmo chiamare il “cinema europeo”? Possiamo affermare che esista un legame, un linguaggio comune tra le diverse realtà cinematografiche europee?
Tim Thomas è un uomo dal tragico passato. L’ingegnere aerospaziale ha causato un incidente coinvolgendo (ed uccidendo) sette persone, tra cui la moglie. Ossessionato dal peso delle loro vite troncate, decide di redimersi e aiutare sette persone in difficoltà. Si mette così a scrutare le vite di questi sette individui, prima di donar loro una parte di sé.
Gli Himsa non sono un gruppo di spicco come i ben più noti Lamb of God o Caliban, ma sono stati in grado di ritagliarsi una piccola fetta di pubblico, grazie specialmente ad una notevole potenza e ad un feeling live non indifferente. A loro la parola.
Alan deve recarsi dalla madre ricoverata in ospedale perché colpita da ictus; inizia così un lungo viaggio, tramite autostop, che lo porta ad affrontare timori filtrati attraverso ricordi infantili che lo spingono verso una scelta talmente imponente da segnare il proprio destino … o quello della madre.
Polanski aveva già realizzato in Francia un paio di cortometraggi nel 1961, ma fu nel 1963 l’anno in cui decise di lasciare definitivamente la Polonia comunista ed emigrarvi. Qui contribuì con un segmento (Il fiume di diamanti) al film corale Le più belle truffe del mondo, scontrandosi comunque con la scarsa volontà dell’industria cinematografica francese a supportare un regista di origini polacche (seppur nato in Francia).
Parlare di un film come Inside di Daniele Misischia è impresa ardua per due motivi; innanzitutto perché si rischia, seriamente, di svelarne twist e svolte narrative che, inevitabilmente, ne svilirebbero la visione, in secondo luogo perché esiste il pericolo concreto di farsi travolgere dall’entusiasmo.
“Lei mi ha spinto in un angolo, poi mi ha costretto ad andare oltre i miei limiti. Mi ha fatto confrontare con l’assoluto: l’amore, il sacrificio, la dolcezza, l’abbandono. Lei mi ha dislocato, mi ha trasformato. Perché non mi avevano avvertito? Perché non se ne parla mai?”
Dopo la sperimentazione lodevole di per sé ma inconcludente di A thousand suns, per i Linkin Park è arrivata l’ora di fare un salto indietro nel passato per quanto riguarda le sonorità, ma un salto decisamente in avanti riguardo la maturità. E lo fa con un buon disco potente e melodico come Living things.
Il demone sotto la pelle è il terzo lungometraggio di David Cronenberg, cronologicamente successivo ai due film underground Stereo e Crimes of the future, mai degnamente distribuiti.
Zack Snyder sta tornando. Con un progetto rischiosissimo, ma di sicuro interesse, specialmente dati i nomi dietro le quinte, Christopher Nolan su tutti. Il regista può piacervi o meno, ma una cosa è sicura: il teaser trailer di Superman – Man of steel non lascia indifferenti. L’attesa è ancora lunga, Giugno 2013, nel mentre gustiamoci il trailer qui.