ORPHAN BLACK – Season 4
Le vicende di Beth, il clone con cui l’intera storia è iniziata, trovano spazio in articolati flashback che narrano le scoperte, lo stupore e la successiva reazione che ha portato il clone al suicidio. Cosima continua la lotta per la sopravvivenza contro il male che la sta mangiando dall’interno, costringendola a insospettabili alleanze con Susan Duncan, fondatrice con il marito del progetto Leda.
Scoppia il conflitto tra quest’ultima, che vuole proseguire il lavoro sui cloni, ed Evie Cho, guida delle Brightborn Industries, pronta a distruggere il progetto Leda e portare avanti una pratica di controllo genetico delle nascite. Rachel, dotata di un nuovo occhio bionico e limitata nei movimenti, sembra allearsi a Sarah, ma la protagonista potrà fidarsi della psicolabile sorella? Mentre gli eventi deflagrano, il season finale rivela anche la sorte di Delphine.
Dopo una serie convulsa e ampiamente dimenticabile, torna Orphan Black con una stagione che parte col botto, affrontando la discesa nelle paure di Beth, una donna forte e coraggiosa, distrutta dalla scoperta di se stessa, dei propri intimi segreti. Compare anche la sorella-clone M.K., personaggio dal misterioso passato qui utilizzato più come deus ex machina che altro (la donna è una esperta di hacking e il suo aiuto si rivela fondamentale per traghettare le sorelle verso le piste giuste, in modo rapido – di sceneggiatura -), e ritorna la simpatica Krystel, la cui presenza era sembrata più una macchietta ironica che altro. Assenti/poco presenti ingiustificati invece: Cal, i poteri della figlia di Sarah, Helena e Shay.
Trascinata dalla sempre perfetta Tatiana Maslany, la quarta stagione di Orphan Black irrompe in maniera eccellente nella prima metà, per poi rallentare e avvitarsi nella seconda. Causa principale l’eccessivo numero di intrighi che si sovrappongono all’interno della medesima puntata, gli snodi lasciati aperti sin dalla prima stagione e, quindi, di difficile collegamento dopo molti anni, l’assenza di una certa linearità fondamentale per avvicinarsi verso il finale della serie (la quinta stagione è l’ultima). Ricchi spunti, ritmo incalzante, ottimo cast, interessanti e sentiti approfondimenti (Beth) e graditi ritorni (Krystel), troppi eventi, verbosità eccessiva caratterizzano questa penultima stagione di Orphan Black. In attesa del gran finale.