OCCHIALI NERI – Dario Argento
Un assassino di escort punta Diana, un’avvenente ragazza che, proprio sfuggendo dal killer, resta cieca a causa di un incidente stradale.
Tristezza mescolata a fastidio, tanta è l’inutilità di questo lavoro di Dario Argento. Sorvolando sulle solite ingenuità di recitazione o sceneggiatura, Occhiali neri manca proprio di mordente, facendo perdere l’interesse nella protagonista e nell’assassino molto (troppo) rapidamente.
Gli omicidi sono ripetitivi anche se brutali al punto giusto, grazie al lavoro di Sergio Stivaletti, ma la trama? L’approfondimento dei personaggi? La moltitudine di caratteri primari e secondari tra cui cercare il killer? Nonostante la durata di un’ora e mezza, comunque Occhiali neri annoia. Si attende il finale ma non per scoprirne il twist, quanto per terminare l’agonia.
Superiore a Dracula … non che questo lo allontani dalla palude. La vera domanda è: meglio che registi “storici” come Argento si fermino ad un certo punto o che proseguano a sfornare lavori mediocri?