NOI SIAMO INFINITO – Stephen Chbosky
Charlie è un ragazzo vittima di due forti contraccolpi sferzati dalla vita piuttosto ravvicinati, uno legato alla morte della zia, l’altro alla scomparsa del suo migliore amico. Charlie è un disadattato molto intelligente che soffre del suo status e getta lo sguardo alla ricerca di un caloroso gruppo di persone, da definire come amici, che possano costruirgli intorno un riparo dal suo dolore.
Questo riparo verrà poggiato sul suo capo da Sam (vivace ragazze la cui prima giovinezza è stata segnata da diverse esperienze negative/eccessive) e Patrick (gay divertente e divertito, esprit libre in un periodo storico non accondiscendente), due anime erranti in un mondo di specchi infranti, così apparentemente solari, così implicitamente fragili e impauriti dal futuro. Anime che si raccolgono in una sorta di incrocio tra alcolisti anonimi, i vizi non mancano, e Dead poets society che si nutrono delle proprie paure per poi rigettarle grazie alla forza del gruppo.
Diretto dallo stesso Stephen Chbosky autore del romanzo cult The Perks of Being a Wallflower ben tredici anni dopo l’uscita di quest’ultimo nelle librerie, il film raccoglie quel sapore vintage legato a semplici gesti che oggi risuonano nella nostra mente ma che non appartengono più alla nostra quotidianità: registrare una compilation ad una persona cara su una musicassetta selezionando accuratamente i brani (e i tempi, per evitare finisca il lato a metà canzone), indossare giacca e cravatta per acquisire un fascino glamour inglese e così via. La musica è traino malinconicamente affascinante nel film di Chbosky, un elemento che ha caratterizzato una generazione figlia degli umori di David Bowie, dei Cocteau Twins, dei Sonic Youth e, specialmente, dei The Smiths, veri e propri manifesti (orgogliosamente appesi nelle stanze dei ragazzi) di un movimento socio-culturale dagli echi post-69.
Sostenuto da un cast oltre l’eccellenza (Emma Watson, Logan Lerman, Ezra Miller), Noi siamo infinito è una film che tratteggia l’amore come sentimento puro dall’incredibile potenza, una forza in grado di cacciar via antiche paure e ossessioni (le visioni di Charlie), di avvicinare anime apparentemente distanti (Mary Elizabeth e Charlie), di redimere dai peccati di un passato travagliato (l’oscura prima giovinezza di Sam), di spingere il corpo oltre l’oppressione dell’epoca gridando la propria omosessualità ma anche subendo dolori inenarrabili (Patrick). Un toccante e mai banale spaccato che trova massima espressione tra le note di “Heroes” … mentre si sfreccia in piedi sul furgone abbagliati dalle luci di un tunnel.