NOI 4 – Francesco Bruni
Lara è una madre a dir poco ansiosa, impossibilitata a vivere una vita senza aver tutto sotto controllo, Ettore è l’ex marito, cullato nell’oblio del dolce far niente nonostante vezzi artistici mai veramente coltivati, Giacomo è il figlio piccolo della coppia, in procinto di mettersi alla prova con l’esame di terza media e pronto a dichiararsi ad una coetanea, Emma è la figlia maggiore, ribelle e dal complicato rapporto con la madre.
L’esame di Giacomo diviene scusa per riunire la famiglia durante una giornata frenetica, dove le sbavature caratteriali di tutti hanno modo di emergere, ricostruendo quello che è stato (il profondo amore della coppia), quello che è (gli attriti insuperabili) e abbozzando quello che sarà (riconciliazione? Reciproca tolleranza? Divario insuperabile?).
Giunto alla sua seconda prova dopo il valido Scialla!, Francesco Bruni ritorna a rappresentare la famiglia italiana, dispersa tra eccessive corse (Lara) e infinite lentezze (Ettore), in un moto caotico che ben si sposa con la dinamicità di una Roma ricca di cantieri aperti (l’ampliamento della metropolitana), metafora del cantiere familiare dove i lavori sembrano non voler finire mai. Gli attori sono tutti nella parte, inclusi i comprimari con capolino di una invecchiata Milena Vukotic, concorrendo alla buona riuscita finale, grazie anche ad una fotografia solare e realistica, che rende ancor più naturale gli splendidi paesaggi romani.
Noi 4 evita di (s)cadere dentro facili trappole, evitando accuratamente scene merende, dialoghi irreali o finali scontati, preferendo gettare lo sguardo su una giornata tipo di una (ex) famiglia per lasciar riflettere lo spettatore con la propria testa, interpretando e filtrando le situazioni attraverso la propria sensibilità. Bruni riesce a passare da momenti ironici a sterzate malinconiche, da attimi di attesa a corse per raggiungere il proprio obiettivo, senza dimenticare la cornice entro cui si muovono i protagonisti. Una sorpresa.