NINJA IL GUERRIERO BIONICO – Tim Ashby, Godfrey Ho
Un gruppo di terroristi di Hong Kong incamera una lotta intestina per spartirsi una refurtiva; nel mentre un manipolo di ninja si scontra con la CIA per rubare un documento di fondamentale importanza per i propri piani. Trade-union tra le due vicende, un poliziotto in borghese collegato all’agente della CIA.
Mamma mia. Potrei terminare la recensione con questa esclamazione, invitandovi a recuperare questo titolo dai più lerci e umidi magazzini di dvd usati. Naturalmente se il vostro gusto dell’orrido è adeguatamente spiccato. Spendiamo qualche altra parola dato che i più ingordi non potranno resistere al desiderio di conoscere approfonditi pareri su una gemma così importante. Trama incasinata anche nelle poche situazioni, protagonisti e comprimari ridicoli all’inverosimile (pacchiani, vestiti malissimo, sghignazzanti e urlanti in continuazione, incapaci di recitare, imbarazzanti anche inquadrati immobili), musiche irritanti, effetti sonori approssimativi e, dulcis in fundo, coreografia casuali per nulla orchestrate e ripetitive, probabilmente in buona parte lasciate all’improvvisazione.
Ninja il guerriero bionico non lesina nulla, innesti pseudo-erotici inclusi, rappresentando la classica ciliegina sulla torta di una serata trascorsa all’insegna della birra, hamburger e patatine infilate in un panino bruciacchiato, con sonoro quanto liberatorio rutto all’aria aperta.
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