NATIVE di John Real
Una coppia, non più giovanissima, fa ritorno nel paese natale di lei, dove le è stato assegnato un ruolo da direttrice all’interno dell’ospedale psichiatrico. Si intuisce sin da subito che le cose si metteranno male e che la situazione è destinata a precipitare ma, come da copione, nessuno sembra credere alla donna, bollata perfino come ingenua perché incapace di notare la tresca ordinata dal marito insieme alla fascinosa collaboratrice.
Niente è come sembra e gli orrori del passato sono pronti a ripresentarsi sotto le vesti più prossime. Questo Native parte subito, seppur in sordina, ma è in grado di mantenere per lungo tempo un basso profilo, condizione inevitabile per riuscire a infilarsi sottopelle. Possiamo affermare che riesce nell’intento, con chiara consapevolezza a posteriori quando, sul “finalissimo”, si assapora il senso di quello che ci siamo lasciati alle spalle. L’operazione di John Real è chiara sin dall’inizio: rifare un certo tipo di cinema horror, quello cioè che mescola le suggestioni fantasmagoriche, da sempre ad appannaggio di un certo tipo di cinema asiatico, con la messa in scena americana.
Ma John Real, che poi all’anagrafe è registrato come Giovanni Marzagalli, è italianissimo e, malgrado i due master alla UCLA, si (e ci) ricorda di appartenere al paese di Argento, tanto che elementi come i riferimenti stregoneschi, la personificazione del luogo unico (l’abitazione della protagonista) dove far comparire il maligno, non possono non far pensare ad un omaggio quantomeno inconscio. Quello di cui, semmai, quest’opera pecca è una certa artificiosità di alcune situazioni che, a più riprese, rischia di inficiarne sulla struttura complessiva. Ma è un male minore, frutto inevitabile di un “genere” che, per essere tale, deve scontrarsi con determinati paletti, poggiati strategicamente per donargli l’identità (ri)cercata.
E Giovanni Marzagalli, pardon John Real, che di anni ne ha appena 24, ha tutto il tempo per provare a (ri)spaventarci ancora. Produzione Leone Production in collaborazione con Fenice Films, distribuisce Whiterose pictures.