LUNAPIENA – Vincenzo Cervoni
Due giovani camminatori rasentano, durante la loro passeggiata nei boschi, una piccola casupola. Fuori dall’abitazione un uomo si prende cura del suo fucile di precisione. Qualche momento dopo l’uomo armato si trova, inspiegabilmente, sulle tracce dei due giovani e, una volta raggiunti … spara.
“I licantropi esistono per davvero” ci avverte Vincenzo Cervoni, attraverso uno dei protagonisti del suo LUNAPIENA, “e non si trasformano solo di notte”. LUNAPIENA è, evidentemente, più di un semplice cortometraggio per il regista della Happy Meal Productions, visto che, all’interno del suo curriculum, il titolo ritorna due volte. Vincenzo Cervoni prepara prima un LUNAPIENA poi, a distanza di pochi anni, un LUNAPIENA REPRISE, con gli stessi attori, stessa sceneggiatura, ma una capacità tecnica, e una qualità del mezzo usato, molto migliorati.
LUNAPIENA, sia il primo che il secondo, lavora sul tema classico della licantropia, cercando di non calcare tematiche troppo classiche e abusate. I licantropi di Cervoni, in realtà solo due occhi rossi verso il finale del corto, si trasformano sia di giorno che di notte, e possono essere uccisi anche con normali pallottole di piombo. Il Cervoni prova, nel poco tempo dei due LUNAPIENA (7 minuti circa il primo, 10 il secondo), a smarrire lo spettatore in un perfetto gioco di rimandi tra scene in real-time e flashback. Il tutto, però, si consuma veramente troppo velocemente, e senza sentimento.
Si sente la mancanza di una sceneggiatura più lavorata, più forte: LUNAPIENA sembra un buonissimo spunto per un lavoro (futuro e più ben strutturato) sulla licantropia. La scelta di produrre un lavoro così breve non deve, però, essere presa come scusante per bypassare elementi essenziali per la costruzione narrativa di un’opera video. La cosa che più salta agli occhi, nell’opera di Cervoni, è la totale piattezza dei tre personaggi protagonisti, che non sviluppano affatto il loro personale carattere all’interno dell’opera.
Il corto potrebbe essere solo un ouverture, da concludere con dei titoli di testa, più che di coda … nota positiva per gli effetti speciali (soprattutto nel Reprise), sempre curati da Cervoni.
VOTO: 5.5/10
Produzione: Happy Meal
Regia: Vincenzo Cervoni
Cast: Giuseppe Di Chiara, Cristiano Corsi, Mario Coppe
Soggetto e sceneggiatura: Francesco Cortonesi, Vincenzo Cervoni
Musiche: Vincenzo Cervoni, Mistuhiko Takano [Tsada]
Montaggio: Vincenzo Cervoni
Effetti Speciali: SplatterMovie Fx, Vincenzo Cervoni